Oggi è stato completato lo sgombero forzato della Vela Rossa di Scampia, a seguito del crollo avvenuto a luglio che ha causato la morte di tre persone. Questo evento segna l’inizio del programma di abbattimento e riqualificazione dell’area, dove vivevano le ultime 11 famiglie. Si prevede che entro gennaio procederanno con lo sgombero della Vela Gialla.
Le vele di Scampia, sette in totale, erano diventate simboli di una Gomorra sconfitta. Di queste, quattro sono state demolite tra il 1998 e il 2020. Attualmente, rimarrà in piedi solo la Vela Celeste, la quale è già stata svuotata e, una volta riqualificata, sarà destinata ad ospitare uffici.
Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha dichiarato la volontà di trasformare Scampia, promettendo l’introduzione di aree verdi, servizi pubblici e asili. Questo progetto di riqualificazione mira a cambiare l’immagine del quartiere, che in passato è stato associato a fenomeni di criminalità e degrado. Con il programma di abbattimento delle strutture dismesse e la trasformazione della zona, l’amministrazione comunale intende offrire nuove opportunità ai residenti e migliorare la qualità della vita nel quartiere.
La riqualificazione di Scampia è vista non solo come un intervento edilizio, ma anche come un passo fondamentale per il recupero sociale ed economico dell’area. Con la demolizione delle vele, si spera di porre fine a una fase di abbandono e degrado, avviando un processo di sviluppo che possa favorire la rinascita della comunità.
In sintesi, il completamento dello sgombero della Vela Rossa segna un momento significativo nel progetto di trasformazione di Scampia, con l’obiettivo di restituire dignità a un territorio segnato da difficoltà. L’amministrazione comunale si impegna a creare un ambiente più salubre e accogliente per le famiglie che vivono nella zona, promettendo una nuova era di progresso e sviluppo per Scampia.