Forti disagi si prevedono per i viaggiatori in tutta Italia l’8 novembre, giorno in cui è programmato un nuovo sciopero del trasporto pubblico locale. La protesta, proclamata da diverse sigle sindacali, durerà 24 ore senza fasce di garanzia. A essere a rischio sono bus, metro e tram, mentre il trasporto ferroviario rimarrà operativo, poiché i dipendenti di Trenitalia, Italo e Trenord non parteciperanno allo sciopero.
Le motivazioni alla base di questa agitazione sono state comunicate da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal e Ugl-Fna. Infatti, il sindacato puntualizza che non si tratta solo di chiedere il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, scaduto dal 31 dicembre 2022. Gli organizzatori vogliono stimolare una riflessione più ampia sulla mobilità collettiva nel Paese, che senza riforme efficaci rischia di scomparire non solo nelle zone a bassa domanda, ma anche nei medi e grandi centri urbani. Essi citano l’assenza di risorse adeguate e 1,5 miliardi di euro di tagli negli ultimi dieci anni come fattori determinanti che hanno portato a un modello di mobilità incapace di rispondere alle esigenze dei cittadini.
Inoltre, la carenza strutturale di personale operativo ha condotto a tagli nei servizi e al peggioramento delle condizioni lavorative, con un incremento notevole degli episodi di aggressione verso il personale. Le organizzazioni sindacali hanno anche comunicato che, a differenza degli scorsi scioperi, non ci saranno garanzie totali per le fasce orarie che tutelano la mobilità dei cittadini. Tuttavia, durante le fasce di garanzia a livello locale, sarà garantito l’uso del 30% del personale viaggiante e i servizi essenziali per la comunità, inclusi i collegamenti con porti e aeroporti, e il trasporto per disabili e scolari.
Il Garante degli scioperi ha chiarito che, nonostante l’assenza di fasce di garanzia, dovranno essere comunque assicurati servizi minimi, in particolare nei trasporti urbani ed extraurbani, utilizzando il 30% del personale disponibile. Gli utenti sono avvisati a prepararsi a possibili disagi e a pianificare con anticipo i loro spostamenti.