Il giorno dopo lo sciopero generale, le opinioni divergono riguardo il suo successo. Secondo Maurizio Landini, leader della Cgil, la partecipazione è stata «più che positiva», con un’adesione del 70% e cortei in 43 città, evidenziando così una protesta efficace contro la Manovra economica del governo. Ha sottolineato che mezzo milione di persone è sceso in strada per «rivoltare il Paese come un guanto». L’astensione dal lavoro ha coinvolto diversi settori pubblici e privati, eccetto le ferrovie, con un’astensione ridotta a quattro ore per i trasporti a causa della precettazione del ministro Matteo Salvini.
Dall’altra parte si parla di «città semivuote» e di adesioni nelle scuole che non supererebbero il 6% tra docenti e personale. Alcuni critici definiscono le dichiarazioni di Landini come «frasi sbagliate» e lo accusano di agire come un «piromane», mentre il ministro Tajani lo accusa di essere un «fondamentalista». Gli avversari definiscono lo sciopero come un fallimento, rimarcando la violenza che ha caratterizzato alcune manifestazioni, in particolare a Torino, dove si sono verificati scontri con la polizia, portando a sei agenti contusi e danneggiamenti, inclusa la bruciatura di foto della premier Giorgia Meloni.
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha dichiarato che «la regia dei disordini è in mano ai soliti centri sociali», mentre il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha condannato la violenza, affermando di essere dalla parte delle forze dell’ordine. Durante la manifestazione a Roma, la segretaria del Pd, Elly Schlein, ha partecipato e ha sottolineato l’importanza di combattere contro la normalizzazione dei contratti pirata, che renderebbero i lavoratori più vulnerabili.
Inoltre, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inserito il suo messaggio nella giornata dello sciopero, affermando l’importanza di garantire un giusto compenso ai lavoratori e di combattere contro forme di sfruttamento come il caporalato, evidenziando che i salari sono insufficienti, come confermato da dati della Caritas e dell’Istat. Infine, Mattarella è intervenuto durante le celebrazioni per gli 80 anni delle Acli, mettendo in luce il tema del lavoro mal pagato.