La giornata di mobilitazione studentesca a Torino ha visto centinaia di studenti unirsi per protestare a favore della Palestina. Il corteo, che ha avuto inizio intorno alle 10:15 da piazza XVIII dicembre con uno striscione che recitava “Boicottiamo la guerra, scuola e università con i popoli in rivolta!”, si è diretto verso la sede del Politecnico. Durante la manifestazione, si sono verificati scontri tra i manifestanti e la polizia. Gli studenti hanno lanciato uova contro gli agenti a protezione del Ministero dell’Istruzione e della sede dell’Unione degli Industriali. I cori intonati includevano frasi come “fuori Leonardo dall’università ” e minacce di “prenderci tutta la città ”.
Quando il corteo si è avvicinato all’ingresso posteriore del Politecnico, ha cercato di spingere contro le forze dell’ordine posizionate lì. La polizia ha risposto utilizzando scudi e manganelli per mantenere l’ordine. Si riporta che durante gli scontri, un giovane manifestante dell’organizzazione Cambiare Rotta è stato bloccato dagli agenti, suscitando la reazione del gruppo che ha chiesto il suo rilascio.
Questa manifestazione era stata annunciata alla fine di un precedente corteo, il 29 novembre, quando gli studenti avevano bloccato i binari alla stazione di Porta Susa, dando luogo a tensioni simili con le forze dell’ordine vicino a Porta Nuova. Durante la giornata, il gruppo ha anche effettuato un blitz alla sede della Rai di Torino, tentando di entrare nella struttura dedicata a Piero Angela, ma senza successo, poiché l’accesso era bloccato dai carabinieri. I manifestanti hanno accusato la Rai di disinformazione riguardo agli eventi in Medio Oriente, lasciando la scritta “Rai: sanzionati” sul selciato.
A Roma, un altro corteo organizzato dal sindacato Usb ha visto azioni simboliche davanti alla sede dell’aeronautica militare, tra cui l’accensione di fuochi d’artificio per protestare contro la guerra in Medio Oriente e l’aumento della spesa militare a sostegno di Israele. I manifestanti hanno sventolato una grande bandiera palestinese durante il corteo, evidenziando la solidarietà con la causa palestinese.