Un recente studio condotto dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) ha scoperto un alone magnetizzato attorno alla Via Lattea, una rivelazione che potrebbe modificare le attuali concezioni riguardanti la nostra galassia. La ricerca ha identificato strutture magnetiche che si estendono oltre il piano galattico, fino a oltre 16.000 anni luce di altezza. Queste strutture forniscono indicazioni sull’origine delle bolle di eROSITA, che si formano grazie a intensi flussi di gas ed energia generati dall’esplosione di stelle di grande massa, come le supernove.
Le bolle osservate dal satellite eROSITA, un telescopio a raggi X della missione complessa russo-tedesca SRG, coprono l’intero orizzonte e offrono dati dettagliati sull’alone magnetico della Via Lattea. I ricercatori hanno scoperto che i campi magnetici all’interno di queste bolle formano strutture filamentose che misurano circa 150 volte il diametro della Luna piena. Questi filamenti sono associati a venti caldi, con temperature di 3,5 milioni di kelvin, espulsi dal disco galattico e alimentati dalle aree di formazione stellare. Secondo He-Shou Zhang, primo autore dello studio, l’intensa formazione stellare nel centro galattico gioca un ruolo significativo in questi ampi deflussi.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature Astronomy, fornisce anche importanti misurazioni dei campi magnetici nell’alone galattico, evidenziando nuove relazioni tra la formazione stellare e i deflussi galattici. I ricercatori hanno utilizzato un approccio multi-spettrale, esaminando frequenze dalle onde radio ai raggi gamma, permettendo una comprensione più profonda delle strutture magnetiche.
Gabriele Ponti, altro ricercatore INAF, sottolinea come la Via Lattea, anche se quiescente, possa generare forti deflussi, contribuendo così alla nostra comprensione della formazione e crescita delle galassie. Inoltre, Ettore Carretti ha descritto la complessità dell’analisi necessaria per separare le emissioni locali da quelle di più ampie strutture galattiche.
Questo lavoro è il primo studio completo sulle bolle di eROSITA dalla loro scoperta nel 2020 e rappresenta un significativo progresso nella nostra conoscenza dell’alone della Via Lattea. L’INAF ha collaborato con diverse istituzioni internazionali, evidenziando l’importanza della ricerca assieme a esperti globali in vari campi dell’astrofisica.