In Italia, la variante Xec del Covid sta guadagnando sempre più terreno, come indicano gli ultimi dati del Ministero della Salute. Questa nuova variante, ricombinante, sta rapidamente diffondendosi e potrebbe diventare la forma predominante di Covid nel Paese. A livello internazionale, è stata segnalata la co-circolazione di altre sotto-varianti come Jn.1 e Kp.3.1.1. Gli esperti stanno prestando particolare attenzione alla variante Xec a causa della sua maggiore trasmissibilità rispetto alle varianti precedenti.
Roberta Villa, giornalista medica, ha parlato dell’emergenza legata alla variante Xec in un’intervista a Radio24. Ha sottolineato che questa variante si sta diffondendo rapidamente a causa della sua capacità di riproduzione e trasmissione. Anche se il monitoraggio attuale dei test è limitato, le stime indicano che oltre il 50% delle varianti circolanti appartiene al tipo Xec. I dati sui decessi e ricoveri, con circa 100 decessi a settimana e un aumento dei ricoveri, sono le principali basi per queste valutazioni.
Un altro tema sollevato da Villa riguarda la distinzione tra Covid e influenza, poiché in questo periodo dell’anno molti potrebbero confondere le malattie. Ha chiarito che l’influenza non è ancora presente e chi accusa sintomi influenzali probabilmente ha il Covid o un altro virus. In questo contesto, sono in corso le campagne vaccinali sia per il Covid che per l’influenza, e Villa consiglia di ricevere entrambi i vaccini. Il vaccino contro il Covid disponibile, prodotto da Pfizer, è aggiornato per la variante JN1, ma potrebbe non corrispondere perfettamente alla variante Xec, data la rapida mutazione del virus. Tuttavia, si prevede che il vaccino offra comunque una protezione significativa contro le forme gravi della malattia, specialmente per categorie vulnerabili, come le donne in gravidanza e gli over 60.
Infine, Villa ha evidenziato che i sintomi della variante Xec sono simili a quelli delle varianti precedenti: tosse, febbre, mal di gola e perdita del gusto e dell’olfatto. Fortunatamente, la gravità dell’infezione non sembra essere cambiata significativamente rispetto alle varianti passate, e l’Ecdc ha confermato che l’efficacia del vaccino contro le forme severe del Covid rimane invariata.