È stato reso pubblico sul sito del Masaf il secondo decreto che concede agevolazioni alle imprese attive nei settori della ristorazione, pasticceria e gelateria, attraverso il “Fondo di parte capitale per il sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano.” Questo programma si avvale della piattaforma gestita da Invitalia. Le aziende beneficiarie di questo secondo decreto ammontano a 564, ricevendo un contributo totale di 11.873.572,58 euro, in relazione a investimenti generati che si avvicinano ai 18 milioni di euro.
Il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha sottolineato l’importanza dei fondi a disposizione, destinati all’acquisto di nuove attrezzature e macchinari, essenziali per valorizzare la cucina e la pasticceria italiane, che rappresentano un simbolo di qualità ed eccellenza. Ha inoltre ribadito l’impegno del governo nel sostenere attivamente le imprese del settore, tramite interventi concreti che garantiscano strumenti innovativi e sicuri. Questi aiuti consentono a chi opera nella ristorazione di produrre beni di alta qualità.
Fino ad oggi, il ministero ha concesso agevolazioni a un totale di 1.065 aziende, erogando 22.853.617,69 euro in contributi a fronte di investimenti complessivi di circa 35 milioni di euro, destinati all’acquisto di macchinari professionali e altri beni strumentali di lunga durata. Questa iniziativa rappresenta un fattore cruciale per il sostegno e la crescita di un settore già duramente colpito, in particolare negli ultimi anni, a causa delle difficoltà economiche e delle restrizioni legate alla pandemia.
Nelle prossime settimane, il ministero prevede di pubblicare ulteriori decreti che ammetteranno ulteriori imprese a beneficiare delle agevolazioni finanziarie, fino ad esaurimento della dotazione complessiva, che ammonta a circa 56 milioni di euro. Questo è un passo importante per garantire la competitività delle imprese italiane nel panorama gastronomico e agroalimentare, promuovendo un settore che è non solo un pilastro dell’economia, ma anche una parte fondamentale della cultura e dell’identità italiana.