Nuovo appuntamento per MUSTer, il master organizzato da “Fior di Risorse” che porta gli studenti a conoscere aziende e associazioni di successo in Italia. Tra le realtà visitate c’è un’organizzazione che finanzia progetti agroforestali, promuovendo ecosistemi sostenibili e aiutando contadini a coprire i costi iniziali per la piantumazione di nuovi alberi. Questo non solo garantisce sovranità alimentare, ma offre anche opportunità di reddito. Un proverbio attribuito a Confucio ricorda l’importanza di piantare alberi per combattere il cambiamento climatico, poiché gli alberi assorbono CO2 e contribuiscono al raffreddamento attraverso l’evaporazione dell’acqua.
L’incontro degli studenti con aziende green mira a far conoscere chi lavora per rendere l’Italia più ecologica, allineandosi alle convenzioni europee sulla biodiversità. Durante la 16ª Conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità (COP16), l’UE ha riaffermato la sua leadership con ambiziosi accordi per la protezione della natura. Tra le conclusioni, l’UE si impegna a creare un sistema trasparente per monitorare i progressi del piano globale e a sostenere finanziariamente il Fondo mondiale per l’ambiente e un nuovo Fondo specifico per la biodiversità.
Questa COP16 è definita “prima COP di attuazione”, rappresentando un’opportunità per valutare i risultati ottenuti rispetto agli obiettivi fissati nella COP15 del 2022, inclusa la protezione di un terzo del pianeta e l’integrazione della biodiversità nelle politiche nazionali e locali.
In Italia, ci sono molte realtà, come quelle visitate dagli studenti di MUSTer, che sostengono la formazione e il finanziamento delle comunità nei progetti di riforestazione, consentendo ai contadini di diventare proprietari degli alberi e dei loro frutti, diversificando così le loro fonti di reddito. Pensare green implica promuovere un’imprenditorialità dedicata alla crescita di alberi in armonia con la biodiversità, che è minacciata da un ritardo preoccupante. Ogni giorno, fino a 200 specie si estinguono, e quasi la metà del PIL globale dipende dalla natura, sottolineando l’urgenza di preservarla per il nostro futuro economico e ambientale.
L’Unione Europea si propone come modello per affrontare la crisi della biodiversità e ha adottato iniziative della Strategia sulla biodiversità 2030, un elemento centrale del Green Deal europeo.
