La musica ha un potere significativo anche in ambito televisivo, spesso influenzando la percezione delle serie. Nonostante la crescente attenzione e budget per le colonne sonore, il loro impatto viene ancora sottovalutato. Molti spettatori possono trovarsi a perdere interesse in storie altrimenti avvincenti, il cui sottofondo sonoro risulta monotono o prevedibile. Tuttavia, quando la musica è ben curata, può diventare un vero e proprio “personaggio”, come nel caso de “I Soprano”.
Negli esempi forniti, diverse serie hanno eccelso grazie a colonne sonore originali o all’ottima scelta di brani preesistenti. “Doctor Who”, ad esempio, è noto per il suo tema iconico, composto da Ron Grainer e trasformato da Delia Derbyshire in una delle prime musiche elettroniche per la TV. Il suo approccio innovativo ha influenzato molti artisti, incluso i Pink Floyd.
In “Twin Peaks”, Angelo Badalamenti ha creato musica evocativa assegnando temi specifici ai personaggi, come nel caso di “Laura Palmer’s Theme”, che è diventato un classico. “Stranger Things” ha saputo mescolare brani degli anni ’80 con musiche originali ispirate agli artisti elettronici dell’epoca, creando un’atmosfera che riecheggia anche “Twin Peaks”.
“Peaky Blinders” ha integrato brani famosi di artisti come Nick Cave, la cui “Red Right Hand” è ora indissolubilmente legata alla serie. “Babylon Berlin” ha fatto un ottimo lavoro con musiche originali che riflettono il periodo in cui è ambientata, avvalendosi anche della Moka Efti Orchestra.
“Game of Thrones” ha meritato grande attenzione per la sua colonna sonora, creata da Ramin Djawadi, che ha scolpito temi unici per ogni personaggio, mentre in “Westworld” ha riarrangiato canzoni moderne per adattarle all’ambientazione distopica della serie.
In sintesi, la musica non solo arricchisce l’esperienza visiva, ma può anche trasformare il modo in cui una storia viene percepita. Le colonne sonore di successo possono elevare le serie, facendo diventare la musica parte integrante della narrazione.