sabato, Ottobre 5, 2024
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Sharon Verzeni, le tappe di un delitto senza movente: l’uomo in bicicletta, l’arresto e la confessione

Il mistero sull’omicidio di Sharon Verzeni, avvenuto il 30 luglio a Terno d’Isola, si è concluso un mese dopo con l’arresto di Moussa Sangare, un 31enne italiano di origini centroafricane. Sharon, barista di 33 anni, è stata aggredita e accoltellata senza motivo apparente, dato che non conosceva il suo aggressore. Subito dopo le 00:00, Sharon ha cercato aiuto chiamando il 112, ma è morta per le ferite all’ospedale di Bergamo.

Il fidanzato di Sharon, Sergio Ruocco, era a casa al momento dell’attacco. Le indagini iniziali non lo hanno coinvolto come sospetto, ma i Carabinieri hanno esaminato attentamente ore di registrazioni video della zona. Tra queste, è emersa una clip di un uomo in bicicletta che scappava dal luogo del crimine.

Dopo aver inviato i campioni biologici per analisi, i carabinieri hanno prelevato più di 40 campioni di DNA da residenti locali. Non sono state riscontrate correlazioni tra i versamenti di Sharon a Scientology e la sua morte.

Il 30 agosto, Moussa Sangare è stato arrestato dopo che le autorità lo hanno riconosciuto come l’uomo in bicicletta. Durante l’interrogatorio, ha confessato di aver colpito Sharon in un “raptus improvviso” e ha indicato il luogo dove si trovava il coltello usato, che era stato occultato nella sua abitazione. Prima dell’omicidio, aveva minacciato due adolescenti con lo stesso coltello. L’omicidio è quindi avvenuto senza un movente conosciuto, lasciando la comunità scioccata.

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