Non siate angosciati, delusi o tristi, ha esortato Papa Francesco durante l’omelia su Place d’Austerlitz ad Ajaccio. Ha evidenziato come questi mali spirituali siano diffusi nella nostra società , in particolare dove impera il consumismo. Il dolore è diverso dall’angoscia, e i cristiani non dovrebbero vivere nell’angoscia o nella tristezza. Il Papa ha osservato la massa di persone a Roma, dedite a fare shopping incessante; una società consumistica, secondo lui, invecchia insoddisfatta perché fatica a donare. Chi vive solo per se stesso non potrà mai essere veramente felice.
L’arcivescovo di Ajaccio, François-Xavier Bustillo, ha aggiunto che la società ha bisogno di modelli di fede e speranza. Una fede matura e responsabile può sollevarci dalla tristezza e dal deserto dell’esistenza. Ha affermato che una fede solida, come quella promossa da Papa Francesco, ci aiuta a evitare il fatalismo e a riconoscere la presenza di Dio nel nostro tempo, come insegnato nella Bibbia.
Bustillo ha inoltre sottolineato l’importanza di riscoprire il gusto della vita e della speranza. La fede cristiana, senza arroganza, può essere un “sale evangelico” capace di vivificare la monotonia quotidiana e riportare la gioia. Il Vangelo, sempre meno conosciuto, invita a vivere in modo più giusto, pacifico e fraterno.
Papa Francesco ha ringraziato Bustillo per le sue parole e per l’accoglienza ricevuta. Ha espresso gratitudine a chi ha preparato la sua visita, sia nella comunità ecclesiale che civile, e ha esortato a proseguire in armonia, distinguendo senza separare, per perseguire il bene comune. Ha anche salutato e benedetto i malati, gli anziani soli e i carcerati, evidenziando l’importanza di donare speranza a chi soffre. Ha esortato a essere vicini a coloro che hanno bisogno, attraverso gesti e aiuti concreti, e ha incoraggiato a custodire e coltivare le tradizioni, senza isolarvisi. Ha concluso invitando a praticare l’incontro e la condivisione, augurando un buon cammino verso il Santo Natale.
