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giovedì, 21 Novembre, 2024
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Si preannuncia una nuova pandemia

Nel 2024, si sono già verificati 17 focolai di epidemie pericolose, come riportato dall’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) in un rapporto presentato al Summit mondiale della Salute a Berlino. Il direttore generale dell’Oms, Tedros Ghebreyesus, ha sottolineato la vulnerabilità del mondo alle pandemie e ha evidenziato l’impatto della disinformazione durante la pandemia di Covid-19, che ha influenzato negativamente l’adesione al nuovo Piano pandemico dell’Oms. Secondo l’Oms, il rischio di una nuova pandemia è concreto.

Il rapporto, realizzato dal Global Preparedness Monitoring Board, identifica 15 fattori chiave di rischio pandemico suddivisi in cinque categorie: sociale, tecnologica, ambientale, economica e politica. Un fattore critico è l’aumento della trasmissione di agenti patogeni in un mondo globalmente interconnesso, testimoniato dai 36,8 milioni di voli aerei e oltre quattro miliardi di passeggeri nel 2023. In un contesto di surriscaldamento globale, si è registrata una diffusione di malattie come la dengue e il virus Zika, anche in regioni temperate, come dimostrato da recenti focolai in Italia.

L’Oms ha identificato diverse minacce alla salute pubblica, inclusa la mancanza di fiducia negli operatori sanitari, che ha influito sulla diffusione del virus Ebola in Africa occidentale. Gli allevamenti intensivi rappresentano un altro rischio, facilitando la diffusione di patogeni come quello dell’aviaria H5N1. Inoltre, un’epidemia di tubercolosi ha colpito Long Beach, in California.

I conflitti violenti sono un ulteriore fattore di vulnerabilità. Questi conflitti, ai livelli più critici dalla fine della seconda guerra mondiale, colpiscono circa 2 miliardi di persone. La propagazione di malattie infettive è evidente nei casi di poliomielite a Gaza e nel vaiolo delle scimmie in Congo, con oltre 34.000 casi segnalati in Africa e 1.046 nell’Unione Europea.

Infine, Ghebreyesus ha richiamato l’attenzione sulla disinformazione, che ha danneggiato la fiducia nei vaccini e ostacolato i negoziati sull’Accordo Pandemico dell’Oms. Ha negato le false affermazioni secondo cui l’accordo minerebbe la sovranità nazionale, chiarendo che l’obiettivo è garantire l’accesso a servizi sanitari essenziali e una risposta flessibile alle pandemie. Ghebreyesus ha concluso sottolineando che la pace è fondamentale per la salute globale.

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