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giovedì, 21 Novembre, 2024
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Sicurezza Rafforzata a Roma per la Manifestazione Pro-Palestina

A Roma, si intensificano i controlli in preparazione alla manifestazione pro-Palestina prevista per oggi. Nonostante il divieto imposto dalla questura, vari gruppi intendono radunarsi a Ostiense per commemorare l’anniversario dell’attacco di Hamas in Israele del 7 ottobre scorso. Il piano di sicurezza, elaborato sotto la guida del neoquestore Roberto Massucci, include controlli in stazioni e autostrade per fermare pullman di manifestanti in arrivo e un dispositivo di sicurezza a cerchi concentrici intorno alla zona di piazzale Ostiense. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha definito la manifestazione “illegale” e ha promesso un approccio equilibrato da parte delle forze di polizia.

Il divieto ha diviso il mondo palestinese e unito gruppi di estrema sinistra e destra, entrambi favorevoli alla mobilitazione. L’unione democratica arabo-palestinese e i giovani palestinesi hanno annunciato la loro presenza nonostante il divieto, mentre la comunità palestinese ha scelto una nuova data per una manifestazione il 12 ottobre. Diverse organizzazioni, inclusi collettivi studenteschi, si stanno unendo all’evento, come dimostrano video che circolano sui social.

In risposta alla repressione, il movimento Potere al popolo prevede un “grande corteo”. Anche Forza Nuova, di estrema destra, ha espresso il suo supporto, parlando di una campagna di criminalizzazione contro il movimento antisionista. Il fronte politico, e in particolare il Movimento 5 Stelle, critica il divieto, sottolineando che queste misure possono solo aumentare il conflitto invece di prevenirlo.

Le associazioni partecipanti affermano che la loro protesta è a favore del popolo palestinese, non di Hamas, e denunciano le perdite civili avvenute durante il conflitto. Molti ribadiscono che non si tratta di sostenere Hamas ma di chiedere il rispetto dei diritti dei palestinesi a uno Stato indipendente e sovrano.

La mobilitazione non si limita a Roma; a Cagliari si terrà una marcia contro la legge sulla sicurezza, richiedendo il diritto di manifestare in favore dei palestinesi. Nel frattempo, si segnala un arresto per apologia al terrorismo di un giovane egiziano a Brescia, evidenziando la tensione che circonda questi eventi. Questo episodio dimostra come il clima di paura e repressione continui a farsi sentire in Italia.

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