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Simbiosessualità: la nuova frontiera dell’attrazione sessuale

Un recente studio condotto dai ricercatori dell’Università di Seattle ha identificato una nuova forma di attrazione sessuale chiamata “ambisessualità”. Questa forma di attrazione si manifesta non verso singoli individui, ma tra le dinamiche e l’energia di coppie consolidate. I partecipanti allo studio hanno descritto di provare un’attrazione sessuale e romantica per questa “terza forza” che esiste tra membri di una coppia. La professoressa di antropologia e sociologia Sally Johnston, che ha condotto la ricerca, ha sottolineato l’importanza di riconsiderare il concetto di attrazione, indicando che non deve necessariamente riguardare solo le interazioni tra due individui.

La Johnston ha scoperto questo fenomeno mentre stava indagando sul trattamento delle “unicorni”, termine usato per descrivere donne bisessuali interessate a intrattenere relazioni con coppie eterosessuali in contesti poliamorosi. Durante le sue ricerche, ha notato che le persone all’interno di queste comunità parlavano frequentemente di essere attratti dalle coppie, piuttosto che dai singoli membri. Il suo studio ha coinvolto 373 partecipanti, di cui 145 hanno riferito di sentirsi attratti per la relazione di coppie consolidate. Sebbene il campione di partecipanti non sia rappresentativo dell’intera popolazione — fortemente composto da bianchi, appartenenti a classi medie e con un alto livello di istruzione, e con una maggioranza che si identifica come queer e poliamorosa — i dati raccolti hanno rivelato un interesse per una forma d’attrazione precedentemente non esplorata.

Johnston ha definito l’attrazione simbiosessuale come una forma di attrazione per l’energia e la dinamica condivisa tra le coppie. Gli intervistati hanno descritto di sentirsi attratti non dalle singole persone, ma dalla coesione e dall’armonia della coppia. Circa il 35% di loro ha riferito di provare questa attrazione con frequenza, mentre il 51% l’ha provata almeno occasionalmente. Alcuni partecipanti hanno spiegato di voler sperimentare interazioni intime con coppie consolidate, ritenendo che l’energia reciproca tra di esse fosse molto stimolante.

Inoltre, le persone simbiosessuali tendono a essere più estroverse e desiderose di intimità e attenzione, mostrando anche una minore propensione alla gelosia. Una partecipante ha dichiarato di sentirsi attratta dalla benessere reciproco tra le coppie, mentre un altro ha rivelato un desiderio di essere inclusi nella relazione della coppia. Molti hanno inoltre indicato la loro apertura sessuale e il loro orientamento queer come fattori che influenzano la loro attrazione.

Johnston ha sottolineato che sono necessari ulteriori studi per determinare l’ampiezza di questa attrazione nella popolazione generale, ma anche per esplorare come l’attrazione simbiosessuale potrebbe influenzare la salute mentale e la soddisfazione relazionale delle persone. La ricerca mira a ridurre i pregiudizi esistenti nelle comunità monogame e poliamorio e ad ampliare le nozioni di desiderio negli studi sulla sessualità. Johnston ha già in programma uno studio di follow-up per approfondire queste dinamiche, sperando di contribuire a una maggiore comprensione e accettazione delle diverse forme di attrazione.

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