Nuovo colpo di scena nel mondo del tennis con la vicenda doping che coinvolge Iga Swiatek e Jannik Sinner, i due atleti al centro di recenti controversie. Mentre Sinner attende la decisione del TAS di Losanna sul ricorso della WADA rispetto all’assoluzione dell’Itia, la WADA ha recentemente sospeso Swiatek per un mese. Entrambi i casi presentano similitudini: nel loro campione urinario sono state trovate quantità così minime di sostanze vietate da non poter essere considerate un uso per migliorare le performance. Questa situazione ha creato un’ampia discussione e polemiche nel mondo del tennis.
In merito al caso di Sinner, la WADA ha annunciato che sta considerando la possibilità di modificare le normative riguardanti il doping. Olivier Niggli, direttore generale dell’organizzazione, ha espresso l’esigenza di rivedere le regole relative all’antidoping, suggerendo una rivoluzione nel sistema attuale che potrebbe escludere i casi simili a quelli di Sinner e Swiatek. Niggli ha spiegato che i moderni laboratori di analisi sono in grado di rilevare anche le più piccole tracce di sostanze. Riconosce che, a causa di questa capacità analitica migliorata, c’è il rischio che anche normali attività quotidiane possano portare a contaminazioni accidentali.
Niggli ha suggerito che la WADA deve valutare se accettare il microdosaggio e quali dovrebbero essere i limiti da stabilire. Anche se si ipotizzano cambiamenti normativi, l’eventuale nuova regolamentazione non influirà sul caso di Sinner, poiché la positività è stata riscontrata secondo le normative attuali. Pertanto, il tennista altoatesino è a rischio di squalifica da 12 a 24 mesi, in attesa del verdetto del TAS.
Sinner dovrà dimostrare di non aver responsabilità o negligenza nel caso di positività, convincendo il TAS che la contaminazione è avvenuta in circostanze che non potevano essere controllate. L’Itia ha già sostenuto questa versione, ma sarà fondamentale che il TAS accetti la ricostruzione presentata. La situazione attuale evidenzia la complessità delle norme antidoping e il potenziale impatto che le nuove riflessioni della WADA potrebbero avere sulle future decisioni.