Nuove dichiarazioni hanno riacceso le polemiche intorno al tennista italiano Jannik Sinner, coinvolto in un caso di doping che attende una decisione definitiva dal TAS di Losanna. I giudici svizzeri dovranno decidere se assolverlo o squalificarlo, determinando così il futuro del giovane campione di San Candido. Nel frattempo, non solo Nick Kyrgios si è espresso criticamente su Sinner, ma anche Novak Djokovic ha recentemente commentato la situazione, dando sostegno alle accuse di Kyrgios.
Kyrgios ha accusato il tennis di gestire la situazione con due pesi e due misure, richiamando l’attenzione sull’incoerenza dei protocolli di doping. Djokovic, che giocherà il doppio con Kyrgios a Brisbane, ha confermato le preoccupazioni espresse dall’australiano, affermando che quest’ultimo “ha parlato molto bene del caso doping di Sinner” e riconoscendo l’importanza della trasparenza. Il serbo ha anche sottolineato che alcuni giocatori sono stati sospesi per non aver comunicato la propria posizione o per aver saltato i test, mentre altri tennisti di livello inferiore devono attendere a lungo per una risoluzione del loro caso.
Djokovic ha dichiarato di non mettere in discussione l’involontarietà dell’assunzione di Sinner, ma ha chiesto pari trattamento tra i diversi atleti: “Non sembra il tipo che farebbe una cosa del genere”, ha detto, aggiungendo che è frustrante per i tennisti vedere che la positività al doping di Sinner è emersa solo a fine luglio, insieme alla sentenza dell’Itia che lo ha scagionato, ma senza concedere i punti e il montepremi guadagnati a Indian Wells. Djokovic ha evidenziato che il silenzio attorno alla vicenda, che è durato mesi, non rappresenta una buona immagine per il mondo del tennis.
La situazione di Sinner rimane incerta mentre si attende la pronuncia da Losanna, e il tennista è consapevole che il suo futuro potrebbe dipendere da ciò che accadrà nei prossimi giorni, a meno di due settimane dall’inizio degli Australian Open. Il suo obiettivo resta quello di dimostrare il proprio valore sul campo, sperando che la questione legale si chiuda al più presto.