Dal 2027 ci sarà un nuovo codice antidoping che porterà maggiore chiarezza, eliminando le contraddizioni e le speculazioni, in particolare nei casi di piccoli dosaggi di sostanze proibite. Il direttore legale della Wada, Oliver Niggli, ha annunciato che si utilizzeranno test molto precisi per individuare contaminazioni innocue. Questo cambiamento segue i casi di Jannik Sinner e della polacca Iga Swiatek, che hanno sollevato importanti questioni nel mondo dello sport.
Sinner, il tennista italiano, era risultato positivo a un controllo antidoping durante il torneo di Indian Wells per tracce infinitesimali di Clostebol, uno steroide anabolizzante, il quale richiede dosi elevate per migliorare le prestazioni. Il 15 agosto Sinner era stato assolto dall’agenzia italiana antidoping, che ha riconosciuto l’assunzione involontaria della sostanza. Tuttavia, il 26 settembre la Wada ha fatto ricorso al Tas di Losanna, chiedendo una squalifica che potrebbe variare dai 12 ai 24 mesi, in quanto si è voluto rivalutare il “grado di negligenza” di Sinner.
Attualmente, Sinner si trova in una situazione di incertezza, in quanto opera ancora sotto il vecchio codice Wada. Davanti al Tas avrà due possibili esiti: l’assoluzione o la condanna. In caso di condanna, la sanzione non può essere inferiore a 12 mesi, e non ci sono possibilità di riduzione, il che ha portato a fraintendimenti tra i suoi sostenitori. Il Tas non può applicare normative future, ma deve giudicare in base alle attuali.
Il caso di Sinner, che è un tennista di successo e attualmente al numero uno della classifica ATP, rischia di diventare anche una questione politica. Gli avvocati di Sinner hanno ora solide basi legali per difenderlo, ma il tribunale deve attenersi alle leggi in vigore al momento della decisione, rendendo l’esito ancora incerto. La positività di Sinner è stata causata da un intervento del suo fisioterapista che aveva usato un prodotto contenente la sostanza dopante percurarsi un taglio. Questo incidente ha sollevato interrogativi sulla trasparenza e l’equità delle procedure antidoping nel tennis e nello sport in generale.
