Jannik Sinner vive un periodo di incertezze legate a una possibile squalifica per doping. Dopo la vittoria su Alcaraz, il numero 1 al mondo ha scelto di saltare l’ATP 500 di Vienna per prepararsi al meglio per il Masters 1000 di Parigi-Bercy e le Finals di Torino. Proprio a Torino, l’altoatesino spera di sfatare il tabù che lo ha visto non vincere mai davanti al pubblico italiano. Tuttavia, si trova sotto pressione per il ricorso della Wada al Tas di Losanna, che potrebbe ribaltare la decisione dell’Itia di non squalificarlo.
La Wada ha richiesto una squalifica che potrebbe andare da 1 a 2 anni, alimentando l’ansia tra i suoi sostenitori, soprattutto in seguito alle motivazioni della squalifica di Simona Halep, che hanno suscitato preoccupazione nel mondo del tennis. Paolo Bertolucci, ex capitano dell’Italtennis, ha espresso il suo timore riguardo al caso di Sinner, sottolineando che la sentenza del Tas – attesa non prima di febbraio – potrebbe avere ripercussioni significative sul tennis. Bertolucci ha auspicato che non ci siano interferenze politiche nella vicenda, ma che la decisione si basi unicamente sui fatti e sulle già esistenti conclusioni dell’Itia.
Secondo Bertolucci, l’immagine di Sinner è molto positiva e l’unico dissenso proviene da pochi critici, come Kyrgios. Tuttavia, c’è preoccupazione che la Wada possa cercare di ripulire la propria immagine dopo recenti controversie, colpendo in modo sproporzionato il tennista italiano. La sua paura è che, fermando il numero 1 del mondo, la Wada tenti di guadagnare notorietà mediatica per riacquistare credibilità.
Una sentenza negativa per Sinner non solo danneggerebbe la sua carriera, ma avrebbe anche conseguenze gravi per il tennis globale, rendendo la prospettiva ancora più inquietante per i sostenitori dello sport. La speranza è che il giudizio di Losanna porti buone notizie per tutti i tennisti, affinché il movimento tennistico possa continuare a prosperare senza scossoni dovuti a battaglie legali e controversie.