In attesa del suo esordio alle ATP Finals, Jannik Sinner affronta una situazione complessa. Domenica alle 20.30, Sinner giocherà contro De Minaur alla Inalpi Arena, un incontro dove il campione italiano è favorito avendo vinto tutte e sette le sfide precedenti, inclusa l’ultima finale a Rotterdam. Una vittoria in questo torneo sarebbe un grande traguardo per Sinner, che ha avuto un anno di successi in campo, ma anche di difficoltà fuori dal campo.
Il principale fattore di incertezza è il caso doping che ha coinvolto Sinner a partire da aprile, quando l’It’s Italiana Antidoping (Itia) ha comunicato la sua positività al clostebol. Sebbene a fine luglio sia stato prosciolto, la Wada ha fatto ricorso al Tas di Losanna, e la decisione definitiva arriverà nei primi mesi del 2025. Questa situazione crea un clima di tensione che non giova all’atleta.
Darren Cahill, uno dei coach di Sinner, ha parlato della vicenda in un’intervista a ‘Repubblica’. Ha sottolineato l’innocenza del tennista, affermando che la sostanza trovata non ha nulla a che vedere con il doping, come confermato dalla Wada. Cahill ha raccontato di come la comunicazione della positività sia stata un colpo inaspettato per il team di Sinner, che include membri esperti come Umberto Ferrara e Giacomo Naldi. Ha descritto la confusione e l’incredulità che hanno seguito l’annuncio, enfatizzando la necessità di comprendere l’errore non intenzionale che ha portato a questo malinteso.
Cahill ha paragonato l’intera situazione a una nave diretta verso un iceberg, evidenziando la necessità di trovare un modo per evitarlo. Ora si avvicina una nuova sentenza che potrebbe comportare una squalifica. Tuttavia, il coach e lo staff di Sinner si sono detti pronti a supportarlo, indipendentemente da come si evolverà la situazione legale. Cahill ha infine dichiarato che Sinner affronterà le sfide con maturità e compostezza, mentre ci si concentra nel prepararsi per il suo debutto alle ATP Finals, un’opportunità per ottenere un successo atteso nel tennis italiano.
