Per Jannik Sinner, attualmente numero 1 al mondo, il tema principale è il caso di doping che lo coinvolge. Con la fine della stagione, l’attenzione si concentra sull’attesa di un verdetto da parte del TAS di Losanna, atteso per febbraio 2025, dopo gli Australian Open. È probabile che Sinner possa difendere il titolo vinto nel 2024, ma ciò avverrà con l’ansia di un possibile verdetto che potrebbe cambiare la sua carriera. Recenti indiscrezioni non sono rassicuranti, e alcuni esperti ipotizzano una possibile squalifica per il tennista.
Omar Camporese ha pubblicamente espresso le sue preoccupazioni riguardo a una potenziale decisione sfavorevole. Tuttavia, c’è chi rimane ottimista, come il presidente della FIT, Angelo Binaghi, che ha dichiarato di avere fiducia nella risoluzione della vicenda. Binaghi ha affrontato il tema del clostebol, esprimendo la convinzione che non ci sia alcun rischio per Sinner. Ha anche menzionato che ci potrebbe essere qualcuno che desidera fermare la carriera del giovane tennista, ma ha sottolineato che non vi è alcun timore.
Il presidente ha ribadito che “il caso è stato chiarito” e ha criticato chi continua a dubitare. Ha comunicato a Sinner che secondo lui il peggio è passato e che crede che la decisione del TAS sia solo una formalità. Questo giudizio, tuttavia, mantiene Sinner e i suoi tifosi in uno stato di incertezza e preoccupazione. Una squalifica sarebbe una macchia significativa nella carriera del tennista, il quale spera di superare questa situazione senza ulteriori conseguenze.
Negli ultimi giorni di attesa, Sinner cerca di concentrarsi sulle vacanze e sul meritato riposo. Dopo una stagione di duro lavoro fisico e mentale, il tennista desidera allontanare i pensieri negativi e godere di un momento di tranquillità, cercando di affrontare con positivismo i mesi che verranno, aspettando la sentenza che potrebbe definire il suo futuro nel tennis.