Jannik Sinner parteciperà alle ATP Finals di Torino, confermando la sua presenza dopo aver superato i test medici presso il J-Medical, centro della Juventus, dopo essere stato colpito da un virus che lo ha costretto a saltare il Masters 1000 di Parigi-Bercy. Il numero uno al mondo è considerato il grande favorito per il torneo che avrà inizio il 7 novembre, grazie alla continuità dimostrata durante la stagione. Sinner ha vinto 2 Slam, 3 Masters 1000 e 2 ATP 500, oltre al torneo d’esibizione Kings Six Slam in Arabia Saudita, accumulando un montepremi oltre i 16 milioni di euro, cifra che potrebbe aumentare grazie alle Finals.
Tuttavia, la situazione si complica a causa della vicenda legata al doping che lo ha coinvolto, la quale è ancora in corso di risoluzione. Il telecronista di Eurosport, Massimiliano Ambesi, ha discusso del caso clostebol, sottolineando la mancanza di buon senso in questa situazione. Ha segnalato che ci sono diverse figure che si oppongono alla Wada, aggiungendo che la decisione del TAS di Losanna potrebbe arrivare dopo gli Australian Open. Ambesi ha indicato che ci sarebbe una procedura abbreviata per Sinner, ma non è stata richiesta dai suoi legali, il che significa che i tempi potrebbero allungarsi.
Se la situazione rimarrà in sospeso, Sinner dovrà affrontare la competizione con il timore di una possibile squalifica, nonostante non ci siano prove che la sostanza in questione offra vantaggi in campo. Ambesi ha chiuso la sua analisi evidenziando la necessità di rivedere le normative antidoping, date le problematiche emerse. In sintesi, mentre Sinner si prepara per le ATP Finals, la sua carriera è segnata da incertezze e dalla necessità di affrontare le conseguenze del caso doping. La sua forma e i risultati ottenuti durante la stagione lo pongono in una posizione di favore, ma le controversie legali possono influenzare la sua concentrazione e prestazione nel finale di stagione.