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martedì, Ottobre 8, 2024
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Sintomi della variante XEC del Covid in diffusione in Italia

La variante XEC del Covid-19 sta suscitando preoccupazione in Italia e in altri Paesi del mondo a causa della sua diffusione e dei sintomi che sembrano simili a quelli dell’influenza. Con i dati aggiornati a ottobre 2024, i sintomi più comuni associati alla variante includono febbre alta, mal di gola, tosse, mal di testa e dolori muscolari. Medici, soprattutto nel Regno Unito, hanno notato che distinguere XEC dall’influenza stagionale è sempre più difficile; i sintomi influenzali sono così simili che contribuiscono ad una diagnosi complessa.

La variante XEC è un ceppo ricombinante, originatosi dall’incrocio delle varianti KS.1.1 e KP.3.3, ed ha mostrato un aumento significativo della sua crescita. Questo ceppo ha acquisito mutazioni nella proteina Spike, che potrebbero facilitare l’ingresso del virus nelle cellule umane e quindi aumentare la sua diffusione. Anche se attualmente non ci sono evidenze che XEC causi sintomi più gravi rispetto ad altre varianti, i medici avvertono che la somiglianza con l’influenza rende le diagnosi particolarmente complicate durante questa stagione.

I sintomi principali dell’infezione da variante XEC, che è parte della famiglia Omicron, includono febbre alta, mal di gola con tosse, mal di testa, dolori muscolari e stanchezza. La dottoressa Helen Wall ha anche sottolineato che i sintomi potrebbero risultare più severi e confrontabili con un’influenza piuttosto che con manifestazioni delle varianti precedenti del coronavirus.

Per contrastare l’emergere della variante XEC, le autorità italiane stanno promuovendo la campagna vaccinale per il 2024-2025 con l’uso del vaccino aggiornato di Pfizer, Comirnaty JN.1. Anche se non progettato specificamente per la variante XEC, il vaccino offre una protezione adeguata contro le forme gravi di malattia. Viene raccomandato particolarmente per le categorie più vulnerabili come over 60, persone fragili, operatori sanitari e donne in gravidanza, ed è disponibile gratuitamente per tutto il pubblico. La vigilanza su questa nuova variante è dunque fondamentale per garantire la salute pubblica e per gestire la situazione epidemiologica in evoluzione.

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