La mostra “Sir William e Lady Hamilton”, curata da Francesco Leone e Fernando Mazzocca, si svolge presso le Gallerie d’Italia di Napoli dal 25 ottobre al 2 marzo 2025, e celebra la figura di William Hamilton, ambasciatore inglese nel XVIII secolo, e di Lady Emma Hamilton. L’esposizione, sostenuta da diverse istituzioni, presenta 78 opere tra dipinti, sculture e ceramiche provenienti da musei di prestigio come la Reggia di Caserta, il British Museum e altri.
Il percorso espositivo si concentra sulla vita e il lavoro di Hamilton, che fu un diplomatico, antiquario e vulcanologo. Nella Napoli illuminata del Settecento, sviluppò i suoi interessi per l’antichità e la scienza, dando vita a una raccolta di straordinari vasi greci, alcuni dei quali sono in mostra. La vendita di parte di questa collezione al British Museum nel 1772 influenzò profondamente il collezionismo antiquario britannico. Hamilton pubblicò anche un’opera illustrata nota, le “Antiquités etrusques, grecques et romaines”, con tavole incise e colorate che influenzarono l’arte neoclassica.
Un’importante sezione è dedicata a Lady Emma Hamilton, che, dopo la morte della prima moglie di William, divenne una figura centrale della mondanità. Emma, nota per le sue relazioni con personaggi influenti come l’ammiraglio Horatio Nelson, è stata ritratta da artisti dell’epoca, elevando l’immagine di una donna leggendaria per la sua bellezza e libertà. La mostra include ritratti di George Romney e Johann Heinrich Wilhelm Tischbein, evidenziando il fascino di Emma, spesso rappresentata in pose classiche.
Un altro aspetto della mostra è il viaggio, significativo per Hamilton, che ospitò Johann Wolfgang Goethe nel 1787 e viaggiò in Calabria e Sicilia per studiare vulcani e fenomeni naturali. La sua passione per la vulcanologia si riflette nei volumi “Campi Phlegraei”, pubblicati nel 1776, che documentano le sue esplorazioni e studi, supportati da illustrazioni colorate.
La mostra enfatizza anche il rapporto di Hamilton con il vedutista Giovanni Battista Lusieri e altri pittori moderni, rendendo Napoli un centro importante per il paesaggio moderno. Michele Coppola di Intesa Sanpaolo sottolinea come questo progetto rappresenti un nuovo omaggio alla città, attraverso importanti collaborazioni culturali.