È di 12 arresti in tutta Italia il bilancio di un’operazione della Polizia di Stato contro il gruppo neonazista e suprematista denominato “Werwolf Division”. Gli indagati sono accusati di associazione con finalità di terrorismo, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa, oltre alla detenzione illegale di armi da fuoco. Le misure cautelari in carcere sono state emesse dal Gip del Tribunale di Bologna, su richiesta della Procura della Repubblica locale. Contestualmente, sono in corso 13 perquisizioni domiciliari. L’operazione è coordinata dalla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione.
Il gruppo ‘Werwolf Division’, il cui nome si ispira ai “lupi mannari” nazisti di Heinrich Himmler, era già sotto inchiesta dalla Procura di Napoli a maggio 2023, in seguito a cui erano stati indagati otto membri. All’epoca era emersa l’esistenza di una rete Telegram gestita da Bologna, utilizzata per organizzare atti eversivi violenti e per inneggiare alla Shoah.
Tra i progetti del gruppo vi erano anche piani per attentati contro la premier Giorgia Meloni e un economista del World Economic Forum. La Procura di Bologna ha menzionato “preparazione di gravi attentati” nel decreto di perquisizione. Secondo la Digos, il gruppo mirava a sovvertire l’ordinamento attuale per instaurare uno stato etico e autoritario basato sulla razza ariana. Si sarebbero anche preparati a compiere azioni violente contro le istituzioni, con un addestramento già in corso per i “guerrieri”, guidati da una figura riferita come “l’istruttore”.
Il gip di Bologna ha deciso di arrestare 12 dei 25 indagati. A Bologna e provincia, cinque persone sono state incarcerate e altrettante risultano indagate a piede libero. Durante le perquisizioni, effettuate nella mattinata, sono state sequestrate diverse armi, incluse katane, e cimeli nazisti e fascisti. L’operazione ha messo in luce la pericolosità e l’organizzazione del gruppo, rivelando un contesto di violenza e odio finalizzato alla destabilizzazione delle istituzioni democratiche.