Sofia Goggia ha trionfato nel supergigante di Beaver Creek, inaugurando così la stagione di Coppa del Mondo con una vittoria significativa, avvenuta a dieci mesi dall’infortunio subito al piede durante un allenamento a Ponte di Legno. La campionessa bergamasca ha concluso la prova con un tempo di 1’03″90, conquistando il primo posto davanti alla svizzera Lara Gut-Behrami, distanziata di 48 centesimi, e all’austriaca Ariane Raedler, a 55 centesimi. Questo successo rappresenta per Goggia la ventesima quinta vittoria in Coppa del Mondo e il cinquantaseiesimo podio della sua carriera.
Originaria di Valle d’Astino, in provincia di Bergamo, Goggia è già definita ‘immortale’ per la sua eccezionale prestazione sulla pista ‘Birds of Prey’. Dopo un’incredibile rimonta, Goggia ha dimostrato di aver superato il dramma dell’infortunio del 5 febbraio, quando riportò una frattura della tibia e del malleolo tibiale destro, necessitando di un intervento chirurgico. La sua performance nel supergigante ha fatto subito dimenticare le difficoltà vissute nei mesi precedenti.
Nella giornata precedente, Goggia si era piazzata seconda nella discesa, mancando la vittoria per soli 16 centesimi, ma nel supergigante ha messo in mostra la sua determinazione e abilità, lasciando le avversarie a un significativo distacco. Il suo successo a Beaver Creek segna un traguardo importante, visto che l’ultima vittoria risaliva al 13 gennaio durante la discesa libera di Altenmark.
Oltre al trionfo di Goggia, la squadra italiana ha ottenuto risultati rilevanti, con Federica Brignone che ha chiuso in quinta posizione a soli 9 centesimi dal podio, seguita da Marta Bassino sesta, Elena Curtoni nona, Roberta Melesi undicesima, Laura Pirovano diciottesima e Vicky Bernardi ventitreesima. Le sorelle Nicol e Nadia Delago non hanno raggiunto il traguardo, con Nadia vittima di una caduta senza conseguenze fisiche gravi.
Nel commentare la sua vittoria, Goggia ha dichiarato di aver impiegato un mix di cattiveria agonistica, tecnica e istinto, esprimendo gratitudine per il ritorno in Coppa del Mondo e la sua soddisfazione per la prestazione.