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giovedì, 21 Novembre, 2024
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Sogin avvia il smantellamento dei componenti del reattore a Caorso

Sogin ha avviato il processo di smantellamento presso la centrale di Caorso, un passo fondamentale nel programma di dismissione dell’impianto. Le attività hanno preso avvio con le operazioni di “spooling”, in cui i tecnici tracciano i punti di taglio per smontare i sistemi e i componenti in pezzi. Questo approccio facilita l’identificazione e il raggruppamento degli elementi in base al loro sistema di provenienza e alla contaminazione eventuale.

Finora, le operazioni iniziali hanno incluso la realizzazione dell’impianto elettrico di cantiere. Le attività proseguiranno con l’installazione dei mezzi per la movimentazione dei materiali smantellati e con l’allestimento dell’impianto per eseguire tagli a caldo, specificamente progettato per gestire i componenti più complessi. I primi sistemi e componenti a essere smantellati sono quelli collocati a piano campagna, scelta necessaria per liberare spazi per il passaggio dei materiali provenienti da altri piani.

A piano campagna è presente un corridoio confinato, noto come waste route, dove i componenti tagliati verranno trasferiti in sicurezza nell’edificio turbina per eventuali operazioni di decontaminazione, taglio e riduzione del volume. Il progetto di smantellamento è suddiviso in “aree”, ciascuna dotata di un piano di smontaggio dettagliato, il che garantisce il rispetto delle norme di sicurezza e delle prescrizioni dell’Isin, l’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione.

In totale, saranno smantellate 3.400 tonnellate di materiale. Di queste, circa l’88% sarà rilasciabile dopo il trattamento e la decontaminazione, mentre il restante 12% sarà gestito come rifiuto radioattivo e stoccato nei depositi temporanei del sito fino al trasferimento al Deposito Nazionale, quando disponibile. Questo processo dimostra che Sogin, attraverso tecniche avanzate di trattamento e decontaminazione, è in grado di recuperare una percentuale significativa dei materiali smantellati. Ciò evidenzia la possibilità di implementare buone pratiche di economia circolare anche nel settore del decommissioning nucleare, in linea con l’impegno della Società per lo sviluppo sostenibile del Paese.

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