Il Piano Strutturale di Bilancio (PSB) del Governo italiano propone di ridurre il ruolo delle detrazioni fiscali, come l’ecobonus e il superbonus, per incentivare gli interventi di efficienza energetica e raggiungere gli obiettivi della direttiva europea sulle Case green senza gravare sul bilancio statale. Una delle misure suggerite è l’implementazione di un mercato per i certificati bianchi nel settore residenziale civile. Questi certificati, attualmente utilizzati principalmente nel settore industriale, attestano il raggiungimento di risparmi energetici. L’idea di estendere questo sistema ai privati permetterebbe, ad esempio, ai proprietari di immobili più efficienti di vendere le loro certificazioni a chi ha case meno efficienti, incentivando così la riduzione dell’inquinamento.
La direttiva Case green stabilisce obiettivi vincolanti per la riduzione del consumo energetico medio degli edifici residenziali: bisogna ottenere un risparmio di almeno il 16% rispetto al 2020 entro il 2030, di cui il 55% deve venire dagli edifici con le prestazioni energetiche più scadenti. Questa sfida è significativa per l’Italia, dove il 70% degli edifici ha prestazioni energetiche basse e il 60% è stato costruito prima dell’entrata in vigore della legge sul risparmio energetico del 1976.
Malgrado le sfide, il PSB evidenzia che negli ultimi anni i consumi energetici in Italia sono migliorati; secondo gli Attestati di Prestazione Energetica, si è registrata una diminuzione del 6,2% nei consumi tra il 2020 e il 2024. Il piano prevede l’adozione di nuove misure mirate a rimuovere le barriere informative e amministrative, incentivando al contempo la decarbonizzazione e stimolando gli investimenti privati. È quindi fondamentale il progresso verso una maggiore efficienza energetica, eliminando il paradigma delle detrazioni fiscali in favore di una strategia basata su incentivi di mercato. Queste riforme puntano a formare una nuova cultura dell’investimento nella sostenibilità, rendendo le abitazioni più efficienti e rispettose dell’ambiente.