Arriva una nuova misura di sostegno economico, il Reddito di Libertà, destinata a donne vittime di violenza che vivono in situazioni di disagio economico. Questo sussidio si aggiunge al già noto Reddito di Cittadinanza, istituito dal governo Conte I e modificato dal governo Meloni. Il Reddito di Libertà offre un contributo fino a 500 euro al mese per un massimo di 12 mesi, mirato a garantire maggiore indipendenza economica alle donne che hanno subito maltrattamenti.
Per accedere a questo aiuto, le richiedenti devono trovarsi in una condizione di difficoltà economica e essere seguite da centri antiviolenza. La procedura di attivazione richiede un decreto che stabilisca modalità di domanda e ripartizione dei fondi tra le Regioni. Tuttavia, ci sono stati ritardi burocratici nella pubblicazione di questo decreto, che ha sollevato discussioni sulla distribuzione dei fondi e sull’assenza della necessità di presentare l’Isee.
Le donne che in passato hanno fatto richiesta ma sono state respinte a causa dell’esaurimento dei fondi potranno ripresentare la domanda, ma solo dopo la pubblicazione ufficiale del decreto. Le domande devono essere inviate entro il 31 dicembre 2024, il che lascia poco tempo per elaborare la richiesta. La collezione di documenti necessari, tra cui un’autocertificazione e un certificato del centro antiviolenza, potrebbe rivelarsi complicata, specialmente durante il periodo festivo.
In caso di problemi nel reperire la documentazione, molte donne potrebbero essere escluse dal contributo, nonostante l’importanza del Reddito di Libertà come sostegno per chi ha subito violenza. La gestione dei fondi e delle richieste sarà a carico dell’Inps, con distribuzione effettuata dalle Regioni. È fondamentale che le interessate inizino presto a preparare la documentazione per non perdere l’opportunità di accedere a questo importante aiuto economico. La misura si propone di ridurre la vulnerabilità delle donne colpite da violenza, ma rimangono delle sfide governative da affrontare per garantire un accesso equo e tempestivo al supporto previsto.