La California ha dichiarato lo stato di emergenza per l’influenza aviaria, evidenziando un grave problema di contagio tra i bovini da latte. La decisione del governatore Gavin Newsom è stata presa in seguito al primo ricovero di un paziente in Louisiana, considerato il primo caso grave di influenza aviaria nell’uomo negli Stati Uniti. Dall’identificazione della prima mandria infetta a fine agosto, il dipartimento dell’agricoltura californiano ha registrato il virus H5N1 in 645 aziende lattiero-casearie, con circa la metà dei casi verificatisi negli ultimi 30 giorni.
La dichiarazione di emergenza permette alle autorità di accedere a risorse necessarie per affrontare l’epidemia, come l’assunzione di personale e l’emissione di contratti. Newsom ha sottolineato che questa misura è fondamentale per garantire che le agenzie governative possano rispondere prontamente alla crisi, pur mantenendo il rischio per la popolazione generale ancora basso.
Inoltre, si è segnalato un possibile contagio del virus anche nei gatti, con due casi confermati a Los Angeles. Questo allerta ulteriormente le autorità sanitarie, che stanno monitorando la situazione con attenzione.
Nelle ultime settimane, i Centers for Disease Control and Prevention hanno riportato un totale di 61 casi di influenza aviaria negli Stati Uniti, di cui solo uno grave. Gli altri casi registrati erano di lieve entità e non hanno portato a complicazioni significative. L’ultimo paziente ricoverato in Louisiana è stato esposto a uccelli malati e morti in stormi di animali da cortile.
Le misure adottate dalla California mirano a prevenire una maggiore diffusione del virus e a garantire che tutte le risorse necessarie siano disponibili per contrastare l’epidemia. Nonostante l’emergenza, le autorità hanno affermato che il rischio per la popolazione rimane basso, ma continueranno a monitorare la situazione e a implementare le precauzioni necessarie.
In sintesi, la situazione dell’influenza aviaria viene trattata con serietà in California, dove il governo sta cercando di contenere un’epidemia in espansione tra i bovini da latte e di prevenire infezioni umane attraverso interventi tempestivi e strategie adeguate.