Stellantis ha annunciato un investimento di 2 miliardi di euro per garantire la competitività dei suoi stabilimenti in Europa. Questo investimento include l’assegnazione di nuovi modelli a tutti i poli produttivi. Inoltre, il governo italiano ha pianificato di supportare il settore con un investimento di 1,6 miliardi di euro entro il 2026, importo che potrebbe aumentare. La ministra del Lavoro, Marina Calderone, ha confermato che sarà rinnovata la cassa integrazione per le aziende dell’indotto, a testimonianza dell’impegno a sostenere il settore automotive.
Jean-Philippe Imparato, responsabile di Stellantis per l’Europa, ha dichiarato che il piano di investimento è realizzato interamente con risorse interne all’azienda. Ha anche sottolineato che, mentre il 2025 sarà un anno difficile, ci si aspetta che dal 2026 i volumi di produzione riprendano a crescere. In merito alla presenza di Stellantis in Italia, è stato predisposto un piano di sviluppo che, secondo il ministro Adolfo Urso, potrebbe essere presentato in Parlamento direttamente dal presidente John Elkann.
Stellantis ha escluso categoricamente qualsiasi fusione con Renault, ponendo fine a speculazioni in merito. I sindacati hanno attentamente ascoltato il piano di Stellantis, ma rimangono scettici e richiedono prove tangibili riguardo alle dichiarazioni fatte dall’azienda, che per ora sembrano limitate a promesse e introduzioni di nuovi modelli in alcune fabbriche.
Da parte della Uil, si evidenzia che attualmente non ci sono le condizioni per affermare che sia iniziata una nuova fase per il settore, mentre il sindacato Fim-Cisl parla di “svolta”, senza però confermare un netto cambiamento nella situazione attuale.
In sintesi, Stellantis si prepara a un’importante fase di investimenti e riorganizzazione, con il sostegno governativo e delle istituzioni, cercando di assicurare la propria competitività e crescita nel mercato europeo nel lungo termine, anche se le incertezze esistenti richiedono cautela e attenta osservazione da parte di tutti gli attori involucrati.