I piloti di Formula Uno hanno espresso il loro dissenso nei confronti della FIA a seguito di recenti sanzioni. Le controversie sono sorte a causa dei lavori socialmente utili imposti a Max Verstappen e della multa inflitta a Charles Leclerc, entrambi per l’uso di un linguaggio poco appropriato durante le conferenze stampa. In risposta, la GPDA, l’associazione dei piloti, ha redatto una nota ufficiale richiedendo un cambio di atteggiamento da parte della FIA.
Nella comunicazione, si sottolinea che i membri della GPDA sono piloti professionisti che partecipano al massimo livello del motorsport mondiale, paragonandoli a gladiatori che intrattengono i fan ogni fine settimana. Si evidenzia una differenza significativa tra l’uso di insulti diretti e imprecazioni più leggere, come quelle riferite a condizioni meteorologiche avverse o a situazioni relative alla guida. La GPDA sostiene che i piloti siano adulti e capaci di gestire le proprie espressioni senza necessità di istruzioni mediatiche su argomenti considerati banali, come l’uso di gioielli.
Inoltre, la GPDA ha rimarcato che le multe imposte ai piloti non sono considerate adeguate per il mondo della Formula Uno. Negli ultimi tre anni, l’associazione ha sollecitato il presidente della FIA a condividere informazioni e strategie riguardo alle sanzioni e all’uso dei fondi provenienti da esse. L’appello si fa forte nel chiedere maggiore trasparenza finanziaria e nell’auspicare un dialogo diretto e aperto con tutte le parti coinvolte, tra cui FIA, F1, team e GPDA.
Questo approccio collaborativo è ritenuto necessario affinché tutte le parti interessate possano insieme decidere come e dove investire le risorse per il bene del motorsport. La GPDA continua a richiedere che vi sia una chiara comunicazione riguardo la gestione delle risorse e delle sanzioni, con l’intento di garantire un ambiente più sano e rispettoso per i piloti e i fan.