24 Settembre 2024

suggest a better title in Italian and return the suggested title without additional comments: Orsini (Confindustria): "La guerra dei dazi con la Cina ci preoccupa"

Durante l’evento Farete a BolognaFiere, Emanuele Orsini, presidente nazionale di Confindustria, ha espresso preoccupazione riguardo alla guerra dei dazi, sottolineando l’importanza di mantenere norme competitive per un Paese come l’Italia, che genera 620 miliardi di esportazioni. Orsini ha avvertito come i dazi possano avere effetti negativi e ostacolare il superamento del Giappone in ambito export.

Sebbene Orsini non si opponga alla tutela ambientale, ha fatto notare che gli obiettivi attuali potrebbero rivelarsi pericolosi, in quanto le emissioni di CO2 dell’Europa rappresentano solo il 7% del totale globale, mentre il PIL europeo contribuisce per il 15%. Ha richiamato l’importanza di una Europa economicamente forte e unita, evidenziando la necessità di una coesione tra i vari Stati membri. Secondo Orsini, sarebbe miope pensare che l’Italia stia superando gli altri Paesi quando, in effetti, anche nazioni come la Spagna stanno mostrando difficoltà.

Orsini ha parlato di una “furia anti-industriale” che dovrebbe essere affrontata attraverso una politica industriale che consideri la salvaguardia europea. Ha citato esempi come la chiusura degli stabilimenti Volkswagen, evidenziando la necessità di politiche sul lavoro che includano aspetti legati al welfare, al fine di evitare futuri problemi economici.

In merito al PNRR, Orsini si è mostrato fiducioso riguardo alle opportunità che offrirà per il Paese, in particolare riguardo alle infrastrutture, definite essenziali per la crescita delle imprese italiane. Tuttavia, ha anche espresso preoccupazione per le difficoltà burocratiche che ostacolano l’utilizzo dei fondi. Ha suggerito di prepararsi a ricollocare eventuali finanziamenti non spesi, evidenziando l’importanza di misure automatiche come Industria 5.0. Orsini ha concluso il suo intervento sottolineando la necessità di accelerare i progetti, in quanto anche gli amministratori locali stanno manifestando preoccupazione per i progressi nei vari interventi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

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