“Amici miei” è un film cult diretto da Mario Monicelli nel 1975, famoso per aver generato il termine “supercazzola”, definito come una frase priva di senso pronunciata con convinzione per confondere l’interlocutore. Questo neologismo è entrato nell’uso comune, anche in ambito politico, e ha ottenuto riconoscimento nel Vocabolario Treccani della Lingua italiana, con una nota del linguista Michele A. Cortelazzo. La sua applicazione è evidente in contesti politici contemporanei, come nella replica del senatore Matteo Renzi al ministro della cultura Alessandro Giuli, in cui ha citato il film di Monicelli.
Renzi stesso è stato spesso vittima di supercazzole. In un episodio del 24 febbraio 2014, Giorgia Meloni, all’epoca Presidente dei deputati di Fratelli d’Italia, paragonò il discorso di Renzi a una supercazzola del conte Mascetti, personaggio del film. Matteo Salvini, il 30 luglio 2020, preferì il silenzio del Movimento 5 Stelle alle “gratuite supercazzole di Renzi”. In quell’occasione, ricevette un richiamo dalla Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, che suggerì un linguaggio più appropriato per l’aula. D’altro canto, Maurizio Acerbo, segretario di Rifondazione Comunista, il 18 luglio 2022 definì una dichiarazione di Renzi sui profughi come “un’altra supercazzola con scappellamento a destra”, riprendendo il distintivo umorismo del film.
Cortelazzo afferma che, grazie ai vocabolari, il riferimento a “Amici miei” sarà chiaro anche in futuro. La genesi della supercazzola non è ben documentata, con attribuzioni diverse; alcuni la collegano a Corrado Lojacono ancor prima del film, mentre altri a Ugo Tognazzi. Tuttavia, il film è stato redatto dai noti sceneggiatori Leo Benvenuti e Piero De Bernardi, che hanno contribuito a numerosi successi del cinema italiano. Il termine inizialmente era “supercazzora”, ma l’uso con la lettera “l” si è affermato nel tempo. Questa evoluzione lessicale sottolinea come una semplice parola possa portare con sé una storia e un significativo sviluppo nel linguaggio contemporaneo.