24 Settembre 2024

Tajani provoca nervosismo in Meloni, Marina al fianco di Draghi

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Antonio Tajani si trova in una posizione precaria tra le esigenze del governo e le pressioni interne del suo partito, Forza Italia. Da un lato, deve mantenere l’alleanza di governo che sostiene le sue cariche di vicepremier e ministro degli Interni; dall’altro, è confrontato con le critiche e le manovre dei figli di Silvio Berlusconi, Piersilvio e Marina, che stanno sfidando l’autorità di Giorgia Meloni.

Un esempio emblematico della sua ambivalenza è la questione dello ius scholae, che concede la cittadinanza ai figli di stranieri residenti in Italia dopo un certo periodo di studio. Tajani inizialmente si schiera a favore, definendolo come un problema urgente e un tema di civiltà. Tuttavia, quando l’opposizione cerca di capitalizzare su questo dibattito, con una proposta di legge potenzialmente devastante per il governo, Tajani cambia improvvisamente schieramento e vota con la maggioranza, soffocando le aspirazioni della sinistra.

Un altro fronte di tensione è la proposta di tassare i profitti bancari. Tajani si oppone, nonostante molte persone concordino sulla necessità di tale misura. Le sue resistenze sembrano derivare dal fatto che la tassa colpirebbe anche Mediolanum, un istituto vicino alla famiglia Berlusconi. Questi episodi mettono in evidenza l’incoerenza di Tajani e il crescente disaccordo tra Forza Italia e la leadership di Meloni.

Le pressioni interne crescono, con Marina e Piersilvio Berlusconi che suggeriscono la necessità di un cambiamento di rotta per Forza Italia, spostandola verso una posizione più moderata e vicina al centro, richiamando alla mente l’idea di una nuova Democrazia Cristiana. C’è perfino un incontro tra Marina Berlusconi e Mario Draghi che è interpretato come un tentativo di riecheggiare le alleanze del passato.

Tajani è così in balia degli eventi, incerto su quale direzione prendere. Le sue oscillazioni aumentano l’instabilità all’interno del governo, preoccupando Meloni, già sotto pressione per le critiche sulla gestione del suo esecutivo. Di fronte a questa situazione, sembra che per Meloni l’unica soluzione possa essere quella di affrontare direttamente i suoi vice e chiarire la direzione da prendere, ricordando loro che una crisi del governo potrebbe avere conseguenze disastrose per tutti.

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