“Non sentiremo la sua mancanza”. Politici e sindacati si uniscono nel non rimpiangere l’uscita di Carlos Tavares da Stellantis e focalizzano l’attenzione sul futuro, con John Elkann in primo piano. Alberto Gusmeroli, presidente della Commissione Attività produttive della Camera, annuncia una richiesta di audizione per Elkann, ritenendo necessario chiarire la situazione dopo le dimissioni di Tavares. Anche Giuseppe Conte del M5S commenta le dimissioni, sottolineando che rappresentano la conclusione di una fase focalizzata su guadagni personali anziché su responsabilità sociali e aziendali. Esprime l’auspicio che Elkann possa avviare un piano industriale serio in collaborazione con il governo italiano.
Il Partito Democratico, tramite i senatori Antonio Misiani e Andrea Martella, chiede che Elkann si presenti in Parlamento per discutere le prossime mosse di Stellantis. Sottolineano l’importanza del settore automotive per l’occupazione e lo sviluppo industriale del Paese. Carlo Calenda, leader di Azione, critica la gestione di Tavares e la risposta del governo, chiedendo un intervento diretto da parte di Meloni e un ripristino del piano automotive.
Il ministro Adolfo Urso propone di rivedere le regole europee per garantire competitività all’industria dell’auto. Marco Grimaldi di Avs spera in una nuova fase post-Tavares, con rientro della produzione in Italia e un piano di rilancio degli stabilimenti. Michele De Palma della Fiom-Cgil esprime preoccupazione per il futuro dell’azienda, denunciando i fallimenti industriali e finanziari. Luigi Sbarra della Cisl e Maurizio Gasparri di Forza Italia concordano nel non rimpiangere Tavares, evidenziando la poca considerazione dimostrata verso le relazioni sindacali e i risultati scarsi ottenuti.
Sbarra nota che Tavares ha delocalizzato produzione, ridotto l’occupazione e rallentato gli investimenti in innovazione. Gasparri aggiunge che l’alta liquidazione di Tavares contrasta con i risultati ottenuti, auspicando una revisione delle intese sui compensi di fine mandato per premiare coloro che contribuiscono al valore e al lavoro. Entrambi sperano in un’inversione di rotta per il futuro di Stellantis e dell’industria automobilistica italiana.