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martedì, Ottobre 8, 2024
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TFR: Le Perdite dei Dipendenti Pubblici con il Pagamento Differito

Il differimento del pagamento del Trattamento di Fine Servizio (Tfs) e del Trattamento di Fine Rapporto (Tfr) ha comportato perdite economiche significative per i dipendenti pubblici, che possono oscillare tra i 17.000 e i 41.000 euro. La Cgil sottolinea come il Governo ignori questa problematica, adottando misure che puntano solo a fare cassa. A causa dell’alta inflazione degli ultimi anni, il potere d’acquisto delle liquidazioni è notevolmente diminuito, causando danni economici a chi ha lavorato una vita intera. La dilazione nel pagamento, che può arrivare fino a sette anni, è considerata ingiusta dai sindacati poiché penalizza i lavoratori pubblici rispetto ai colleghi del settore privato.

Un’analisi condotta dall’Ufficio previdenza della Cgil evidenzia le perdite subite dai lavoratori andati in pensione nel 2022. Un lavoratore con retribuzione di 30.000 euro perde circa 17.958 euro in potere d’acquisto rispetto a un Tfs nominale di 86.000 euro. Per chi guadagnava 60.000 euro, le perdite possono arrivare a 41.290 euro. Queste cifre derivano da una “doppia penalizzazione”: l’inflazione riduce il valore reale delle somme percepite e il mancato rendimento potenziale degli importi se fossero stati investiti al momento della cessazione del rapporto di lavoro.

Le perdite aumentano con l’aumento della retribuzione, passando da 25.310 euro per chi guadagna 40.000 euro a 41.290 euro per chi guadagna 60.000 euro. Le tempistiche per il pagamento dipendono dalla causa della cessazione del contratto e dall’importo della liquidazione. Nonostante la Corte Costituzionale abbia riconosciuto questa prassi come contraria al principio di giusta retribuzione, il Governo non ha ancora adottato provvedimenti per porre fine a questa ingiustizia, restando fermo a oltre un anno dalla sentenza.

La Cgil e altre organizzazioni sindacali criticano le promesse del Governo riguardo alla modifica della Legge Monti-Fornero, avvertendo che le nuove misure potrebbero aggravare ulteriormente le condizioni di accesso al pensionamento. Le continui affermazioni del Governo, prive di azioni concrete per migliorare la situazione, hanno spinto la Cgil a considerare l’utilizzo di strumenti legali per tutelare i diritti dei lavoratori pubblici. La gestione del Tfs/Tfr è quindi un tema cruciale da affrontare in modo tempestivo.

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