20 Settembre 2024

Totò Schillaci: Rivivere le Notti Magiche di Italia ’90, Famiglia e Sfide Personali

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Totò Schillaci, ex calciatore simbolo delle “notti magiche” italiane, è morto oggi all’età di 59 anni dopo una lunga battaglia contro un tumore al colon. Le sue condizioni si erano aggravate recentemente, nonostante avesse già subito due interventi chirurgici. Nato a Palermo il 1° dicembre 1964, Schillaci cresce nel quartiere di San Giovanni Apostolo e inizia la sua carriera calcistica nelle giovanili dell’AMAT Palermo. Nel 1982 passa al Messina, in Serie C, dove avvia la sua ascesa nel mondo del calcio.

Nella stagione 1985-86, grazie alle sue 11 reti, contribuisce alla promozione del Messina in Serie B. Nonostante alcuni infortuni, Schillaci si distingue sotto la guida dell’allenatore Franco Scoglio, mettendo a segno 13 gol nel 1987-1988. Sotto Zdeněk Zeman, nella stagione 1988-1989, diventa capocannoniere del campionato di Serie B con 23 gol. Il suo talento attira l’attenzione della Juventus, che lo ingaggia nel 1989 per 6 miliardi di lire. Con la Juve, Schillaci si afferma come titolare, vincendo la Coppa Italia e la Coppa UEFA nel suo primo anno e ottenendo così la convocazione per i Mondiali di Italia ’90.

Ai Mondiali, Schillaci parte inizialmente come riserva ma diventa presto protagonista. Segna il gol decisivo nella partita inaugurale contro l’Austria e continua a realizzare reti in tutto il torneo, chiudendo con sei gol e vincendo la classifica dei marcatori. Ricorda quel periodo dicendo che sembrava “un momento di grazia” in cui tutto gli riusciva. Tuttavia, la semifinale contro l’Argentina segna una delusione, poiché l’Italia viene eliminata ai rigori. Dopo il Mondiale, Schillaci trova spazio sempre più limitato nella Juventus e successivamente passa all’Inter e, infine, al Júbilo Iwata in Giappone.

Fondamentalmente, Schillaci è stato sposato due volte: con Rita Bonaccorso ha avuto due figli, Mattia e Jessica, mentre da una successiva relazione è nata Nicole. Nel 2011 incontra Barbara Lombardo, che sposa l’anno successivo. La sua morte segna la fine di un’era per i tifosi italiani, che ricorderanno sempre il suo contributo indimenticabile ai Mondiali.

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