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venerdì, 22 Novembre, 2024
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Tra gli azionisti di Musk, gli italiani di Unipol Sai e gli amici di Putin

Recentemente, un’ordinanza di un tribunale americano ha rivelato la composizione degli azionisti di Elon Musk per la sua piattaforma X, precedentemente nota come Twitter. Tra i nuovi investitori emersi ci sono UnipolSai S.P.A., una compagnia di servizi finanziari italiana con sede a Bologna, e due oligarchi russi, Denis Aven e Jack Moszkowicz, figli di noti oligarchi russi con forti legami con il presidente Vladimir Putin. Questa rivelazione ha innescato interrogativi su come questi legami possano influenzare le operazioni della piattaforma e le posizioni di Musk riguardo alla Russia e alla guerra in Ucraina.

Elon Musk ha completato l’acquisizione di Twitter nel 2022 per 44 miliardi di dollari e attualmente possiede circa il 74% della società X. Tuttavia, la sua partecipazione è diminuita significativamente, con Forbes che stima un valore quasi del 70% inferiore rispetto all’acquisto originale. La scoperta dei nuovi azionisti è avvenuta durante una battaglia legale in corso con ex dipendenti di Twitter, i quali sostengono che Musk abbia violato gli accordi di arbitrato.

La società di venture capital 8VC è stata criticata per i suoi legami con Aven e Moszkowicz, entrambi soggetti a sanzioni occidentali a causa delle loro relazioni con il Cremlino durante il conflitto in Ucraina. Musk ha espresso le sue opinioni sulla Russia in modo diretto, talvolta suggerendo al governo americano di ridurre gli aiuti all’Ucraina, il che ha alimentato le preoccupazioni circa la sua posizione e i suoi legami con l’elite russa.

La diffusione di queste informazioni ha portato a un acceso dibattito tra gli utenti di X, che hanno sottolineato che i legami di Musk con gli oligarchi russi indicano una potenziale influenza politica sulla piattaforma, il che potrebbe compromettere la libertà di espressione e l’integrità informativa. Alcuni utenti di social media hanno addirittura accusato Musk di essere un facilitato della propaganda russa e di avere un ruolo ambiguo nel conflitto, sostenendo che le sue decisioni e posizioni siano influenzate dagli investitori russi.

Inoltre, tra gli altri nomi noti che hanno partecipato all’acquisizione ci sono figure della Silicon Valley come Larry Ellison e Marc Andreessen, e anche il caduto in disgrazia Sean “Diddy” Combs. La pubblicazione del documento del tribunale ha quindi messo in luce rapporti finanziari e legami che molti considerano problematici alla luce della geopolitica attuale.

In sintesi, la rivelazione degli azionisti di Musk ha sollevato interrogativi rilevanti sulla governance di X e sulla possibile interazione tra affari, politica russa e libertà di espressione. Questo sviluppo ha costretto Musk a rispondere a domande fondamentali riguardanti la gestione della piattaforma e i valori che intende rappresentare in un contesto globale sempre più complesso.

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