Sono tre le persone attualmente iscritte nel registro degli indagati per omicidio colposo dalla Procura di Bologna in relazione alla morte di Attilio Franzini, un operaio di 47 anni del Salcef Group, ucciso da un treno Intercity nella notte di venerdì a San Giorgio di Piano. I tre indagati, due dipendenti di Salcef e uno di RFI con ruoli di responsabilità riguardanti il cantiere e la sicurezza, dovranno chiarire la dinamica dell’incidente. La Procura sta anche analizzando i protocolli di sicurezza adottati e ha sequestrato la scatola nera del treno. Le iscrizioni sono un atto dovuto in seguito a indagini condotte dalla Polizia ferroviaria e al sequestro di documenti.
Martedì pomeriggio, centinaia di persone hanno partecipato a un presidio a Bologna, indetto dai sindacati Cgil, Cisl e Uil, per protestare contro le morti sul lavoro. All’evento erano presenti sindacati, lavoratori, cittadini e rappresentanti di 46 Comuni. I leader sindacali hanno condannato la situazione attuale: Stefano Lombardi della Uilm ha parlato di “omicidi collettivi”, mentre Aldo Cosenza della Fit Cisl ha evidenziato la necessità di proteggere tutti i lavoratori. Simone Selmi della Fiom Cgil ha accusato il sistema economico di gravare eccessivamente sui lavoratori.
Il sindaco di San Giorgio di Piano, Paolo Crescimbeni, ha lamentato che da oltre 30 anni le statistiche sulle morti sul lavoro non cambiano, con oltre 1300 vittime all’anno. Anche il vicesindaco di Bologna, Emily Clancy, e l’assessore regionale Vincenzo Colla erano presenti, denunciando che tali incidenti sono il risultato di politiche che favoriscono il profitto rispetto alla sicurezza. Michele Di Pascale, candidato del centrosinistra alle regionali, ha descritto le morti sul lavoro come “stragi” che devono essere fermate.
La Fiom-Cgil ha annunciato l’intenzione di costituirsi parte civile nel processo per la morte di Franzini. Michele De Palma, segretario nazionale, ha confermato che il sindacato agirà legalmente per chiedere giustizia per tutte le vittime sul lavoro, denunciando l’inaccettabilità delle condizioni in cui i lavoratori operano, evidenziando i rischi associati a subappalti e appalti. La manifestazione ha ricevuto il sostegno anche dal Partito Democratico, che ha ricordato la vittima come rappresentante di una vera e propria strage.