Due morti e undici feriti è il bilancio di un’esplosione avvenuta nello stabilimento Toyota Material Handling Manufacturing Italy situato a Bologna, in via Persicetana vecchia. I Vigili del Fuoco hanno confermato l’intervento a Borgo Panigale per l’esplosione che ha portato al crollo in un capannone dell’azienda, con un compressore e metà della struttura che sono stati interessati dall’incidente. Al momento dell’esplosione, 300 dei 850 lavoratori erano in turno. I residenti della zona hanno avvertito un forte boato e hanno allertato i soccorsi. Sul posto sono giunti Vigili del Fuoco, 118, elisoccorso e forze dell’ordine, per accertarsi che non vi fossero altre persone intrappolate sotto le macerie.
Ferdinando Uliano, segretario della Fim-Cisl, ha dichiarato che era previsto per il giorno successivo un sciopero per la sicurezza, in quanto il sindacato aveva già evidenziato carenze da parte dell’azienda nel rispetto delle procedure di sicurezza. Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha espresso profondo cordoglio ai familiari e colleghi delle vittime, mentre il sindaco di Calderara, Giampiero Falzone, ha commentato che l’esplosione è stata avvertita molto forte in tutta la zona e che la situazione potrebbe essere molto seria.
Nel quartiere di Borgo Panigale, le difficoltà causate dall’alluvione dei giorni precedenti si sommano a quelle derivanti dall’esplosione. Elena Gaggioli, presidente del quartiere Borgo Panigale-Reno, ha invitato i cittadini a non utilizzare l’auto nell’area, segnalando la chiusura delle strade a causa dell’alluvione e del grave incidente presso la Toyota. Ha avvertito che tutto il quadrante ovest della città è in forte sofferenza per la mobilità e ha consigliato di evitare il transito nell’area coinvolta.
L’esplosione ha quindi avuto un impatto non solo sulle vite delle persone coinvolte, ma ha anche aggravato la situazione già critica della mobilità a Bologna, costringendo i residenti a prestare attenzione e a evitare il movimento nell’area colpita.