Questa mattina a Nuoro ha avuto luogo una terribile strage familiare che ha visto la morte di cinque persone, tra cui una madre e due figli. Unico sopravvissuto è un ragazzo di 14 anni, che ha dichiarato: “Stamattina a casa urlavano tutti”. Il giovane, che ha aperto la porta agli agenti di polizia, è stato ferito lievemente da una scheggia e trasportato in ospedale, dove i chirurghi gli hanno rimosso delle schegge dalla mandibola. Prima di essere ascoltato dagli inquirenti in modalità protetta, ha potuto incontrare solo il personale medico, assistito da un tutore e uno psicologo infantile.
La scuola elementare di Monte Gurtei, dove studiava Francesco, 10 anni, la più giovane vittima, è stata devastata. Francesco è stato ucciso insieme a sua madre e a sua sorella maggiore, Martina, di 24 anni, nell’orrenda azione perpetrata da Roberto Gleboni, un operaio forestale di 52 anni, che ha ucciso anche un vicino di casa prima di suicidarsi. I compagni di Francesco si sono riuniti in segno di lutto, decorando il suo banco con lettere e fiori. Molti genitori hanno espresso il loro dolore, descrivendo Francesco come un ragazzo gentile e brillante, senza mai notare segni di disagio nella sua famiglia.
Martina, descritta come una giovane studiosa, aveva recentemente terminato un tirocinio presso il tribunale. Il suo docente ha ricordato la sua determinazione e la promessa di un futuro luminoso, ora spezzata in modo tragico. La strage è avvenuta al mattino, con Gleboni che ha aperto il fuoco sulla moglie, Giuseppina Massetti, e sulla figlia Martina, uccidendole. Ha poi ferito gravemente il figlio di 14 anni e un vicino, prima di ferire anche la madre e togliersi la vita.
Le indagini sono in corso per determinare il movente di questa violenza inspiegabile; vicini e parenti non avevano notato segni di conflitto familiare. L’intera comunità è sconvolta, cercando di comprendere come ciò possa essere accaduto, specialmente a una famiglia apparentemente affiatata. Le urla disperate della nonna evidenziano il dolore di una tragedia che ha colpito non solo i diretti coinvolti, ma l’intera comunità di Nuoro.