Una donna di 35 anni si è suicidata oggi lanciandosi dal quinto piano dell’ospedale “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro. Questo gesto drammatico segue un tragico incidente che ha coinvolto la sua figlia di 7 anni, la quale è caduta dalla finestra di una casa-famiglia a Botricello e ha riportato gravi traumi. La bambina, ora ricoverata in condizioni critiche con prognosi riservata, era stata affidata alla struttura “Santa Rita”, gestita da don Alfonso Velonà, dove si trovava insieme alla madre al momento dell’incidente. Le circostanze della caduta della piccola sono ancora da chiarire e sono in corso indagini per capire le cause esatte dell’accaduto.
Il contesto in cui si è svolta questa tragedia è quello di una particolare marginalità e svantaggio sociale, che amplifica la gravità della situazione. Nelle prime ore del pomeriggio, il drammatico epilogo si è consumato con il suicidio della madre, che ha messo fine alla sua vita in un momento già segnato dal dolore e dalla disperazione. La polizia sta attualmente indagando. La Squadra Volante della Questura di Catanzaro, coadiuvata dalla Polizia scientifica, sta raccogliendo prove e ascoltando i testimoni per ricostruire gli eventi che hanno portato a questo tragico svilupparsi della situazione familiare.
L’episodio ha suscitato sconcerto e tristezza nella comunità locale, evidenziando una realtà complessa e spesso trascurata legata alle difficoltà familiari e al supporto sociale. La drammaticità del suicidio della donna e l’incidente della bambina mettono in luce la fragilità delle vite coinvolte e la necessità di affrontare temi legati alla salute mentale e al sostegno per le famiglie in difficoltà. È fondamentale che vengano adottate misure adeguate per garantire la sicurezza e il benessere dei minori in situazioni vulnerabili, evitando che simili tragedie possano ripetersi in futuro. Attualmente, rimane alta l’attenzione delle autorità e della comunità, per comprendere e prevenire tali situazioni estreme.