Per tre giorni, Sicilia ospita il congresso nazionale della Società Italiana Trapianti d’Organo (SITO), un evento di grande rilevanza nel campo della trapiantologia, riunendo esperti di prestigio sia italiani che stranieri. Con 929 membri, la SITO è una delle società scientifiche più rispettate in Italia, caratterizzata da una forte multidisciplinarietà.
L’Italia sta assumendo un ruolo di leadership nel settore dei trapianti, con un aumento del numero di donatori in tutto il Paese. Attualmente, si prevede di raggiungere 31 donatori per milione di abitanti, posizionando l’Italia al secondo posto in Europa per donazioni d’organo. La regione Sicilia sta anche registrando un trend positivo, raddoppiando il numero di donatori. Salvatore Gruttadauria, Direttore della Chirurgia Addominale dell’Ismett di Palermo e presidente del congresso, ha evidenziato che nel 2023 i trapianti in Italia sono destinati a raggiungere il numero di 4.392, rispetto ai 4.079 dell’anno precedente, mostrando un incremento a livello nazionale.
Un traguardo significativo è quello della Sicilia, che sotto la luce di questo congresso ha trasformato la propria reputazione da regione con scarso numero di donazioni a un esempio virtuoso. In meno di un anno, grazie alla collaborazione tra tutti gli attori del settore, la Sicilia ha incrementato il suo numero di donatori passando da 15 a 30 per milione di abitanti. Questo progresso è il risultato di un impegno collettivo e di iniziative strategiche mirate ad aumentare la consapevolezza e incentivare le donazioni.
Il congresso rappresenta un’importante piattaforma per il confronto e lo scambio di idee tra esperti, permettendo di affrontare le sfide e le opportunità nel campo dei trapianti. I risultati raggiunti in Sicilia non solo rinforzano il valore del lavoro svolto ma pongono anche le basi per ulteriori miglioramenti nel sistema di donazione e trapianto in Italia. La crescente cultura della donazione potrebbe portare a una maggiore disponibilità di organi, contribuendo a salvare più vite. In conclusione, l’evento a Palermo non è solo un punto di arrivo, ma anche un trampolino di lancio per il futuro della trapiantologia in Italia.