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mercoledì, Novembre 13, 2024
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Trasformare le città per ridurre le emissioni di CO2: è possibile!

Le città possono diminuire le loro emissioni di CO2 ripensando la loro forma. Questo è quanto emerso da uno studio guidato dall’Università di Shiraz, pubblicato sul Journal of Environmental Management. La connessione tra forma urbana e emissioni di CO2 è ben nota, ma la maggior parte degli studi ha considerato solo aspetti macro e non ha esplorato la relazione dinamica a livello micro. Il presente studio utilizza il framework Local Climate Zones (LCZ) per analizzare questa relazione. Il framework LCZ serve a classificare universalmente le forme urbane e ha già dimostrato la sua efficacia nel valutare gli effetti delle isole di calore urbane.

Il team di ricerca ha applicato il framework per classificare le forme urbane di Baltimora, Indianapolis e Los Angeles, utilizzando metodi di telerilevamento, come dati satellitari. Queste tre città sono state scelte per le loro differenze climatiche e di densità di popolazione. Los Angeles è caratterizzata da un clima caldo e secco, Indianapolis da un clima freddo e umido, mentre Baltimora presenta un clima misto e umido. Baltimora ha la densità di popolazione più alta, mentre Los Angeles e Indianapolis hanno densità simili, ma Los Angeles si estende su un’area molto più ampia.

Le variazioni tra le città sono state scelte per comprendere se le differenze nella classificazione LCZ potessero spiegare le emissioni di CO2 durante l’anno e le stagioni, considerando la densità di popolazione e il clima. Le emissioni sono state calcolate utilizzando i dati del progetto ‘Hestia’, che analizza le emissioni di CO2 da combustibili fossili a livello di strada e di edificio. Anche se lo studio ha fornito nuove intuizioni sulle forme urbane e le emissioni di CO2, le generalizzazioni tra le città sono state limitate.

I risultati mostrano che la relazione tra forma urbana ed emissioni è complessa e varia. I modelli possono differire in base a fattori come il clima e la funzione della città, pertanto non è possibile generalizzare i risultati di una città ad un’altra. È fondamentale notare che, oltre agli spazi verdi, anche gli spazi aperti, come piazze e slarghi, sono essenziali. Senza una pianificazione adeguata di questi spazi, lo sviluppo urbano compatto avrà limitata capacità di ridurre le emissioni urbane di CO2.

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