13.8 C
Roma
giovedì, 21 Novembre, 2024
HomeAttualitàTrasformazioni dei malati mentali: un viaggio in una Rems tra fili spinati...

Trasformazioni dei malati mentali: un viaggio in una Rems tra fili spinati e mura imbottite

La Rems di Castiglione delle Stiviere è un centro per il trattamento di persone con disturbi mentali che hanno commesso reati, ospitando 140 uomini e 20 donne considerati pericolosi per la società. Tra gli ospiti c’è Mattia Del Zotto, il giovane che ha ucciso i nonni e una zia, insieme ad altre madri che hanno compiuto infanticidi. Qui, i pazienti sono seguiti da un team di 215 professionisti della salute e della riabilitazione. Sebbene questa struttura sia stata aperta nel 2015, i dati attuali evidenziano una grave carenza di posti, con 600 persone già ricoverate e 700 in attesa.

La direttrice Alessia Cicolini osserva che la maggior parte dei pazienti ha tra i 18 e i 35 anni e proviene da contesti immigrati, con un’alta incidenza di reati legati a maltrattamenti familiari. La gestione dei senza dimora rappresenta una sfida, poiché molti pazienti non hanno una residenza valida; gli stranieri senza permesso di soggiorno trovano difficoltà nell’accesso ai servizi sanitari.

Nel corso degli anni, il profilo dei pazienti è cambiato notevolmente; oggi accoglie persone con disturbi di personalità gravi e spesso dipendenze da sostanze, i quali non rientrerebbero nei classici criteri di invio alla Rems. Lo psichiatra Andrea Pinotti, direttore del dipartimento di malattie mentali, afferma che il sistema riabilitativo deve evolversi per affrontare le nuove realtà cliniche.

Le attività previste per i pazienti includono corsi di studio, attività artistiche e laboratori pratici, tutto per favorire il reinserimento nella società. Tuttavia, la struttura è dotata anche di misure di contenimento estremo, come stanze imbottite, usate solo in casi di necessità assoluta.

La Rems è conosciuta per ospitare anche madri figlicide, considerati più facili da reintegrare nella società. Negli ultimi dieci anni, però, numerosi pazienti sono fuggiti, e la sicurezza resta una preoccupazione. La direttrice Cicolini riflette anche sulla gravità delle patologie di chi giunge alla Rems, suggerendo l’urgenza di una revisione del modello di assistenza.

In definitiva, il futuro della Rems di Castiglione delle Stiviere si orienta verso la costruzione di nuovi edifici che sostituiranno le strutture obsolete e contribuiranno a migliorare le condizioni di trattamento e reinserimento sociale dei pazienti.

ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

PIÙ POPOLARI