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martedì, 7 Gennaio, 2025
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Treni e Mezzi Pubblici Fermi: Primo Sciopero del 2025 Minaccia Paralisi

Il primo sciopero del 2025 in Italia coinvolgerà treni, mezzi pubblici e il settore aereo, generando significativi disagi per i cittadini. L’astensione dal lavoro per il personale delle Ferrovie dello Stato Italiane (Rfi) avrà una durata di 24 ore, iniziando alle 21 del 9 gennaio e terminando alla stessa ora del giorno successivo. Questa mobilitazione è stata indetta dall’Assemblea nazionale dei lavoratori della manutenzione delle infrastrutture Rfi, con il supporto dei sindacati Cobas lavoro privato e coordinamento ferrovieri. I lavoratori coinvolti, principalmente quelli addetti alla manutenzione, potrebbero causare disservizi per treni ad alta velocità, intercity e regionali.

Contemporaneamente, il trasporto pubblico locale subirà un’astensione di 4 ore, proclamata dal sindacato Faisa Confail, con modalità di sciopero che variano da città a città. Questo potrà comportare l’interruzione dei servizi in molte metropoli italiane, aggravando le difficoltà per i pendolari e i cittadini che utilizzano quotidianamente autobus e tram. Le aziende e le istituzioni pubbliche si stanno preparando a gestire i possibili disordini, attivando piani di emergenza per garantire la continuità dei servizi.

Anche il settore aereo sarà interessato dalla mobilitazione: i lavoratori di Airport Handling negli aeroporti di Milano Linate e Malpensa parteciperanno a uno sciopero di 24 ore. L’astensione di lavoro interesserà anche il personale di Sea e, a Linate, la società Spd interverrà con un sciopero di 4 ore. La situazione si ripeterà a Venezia, dove il personale di Trasporti servizi aerei sciopererà per 24 ore. Queste azioni contribuiranno a significativi disagi per i viaggiatori aerei, incluse possibili cancellazioni e ritardi.

Le motivazioni dietro questo sciopero si collegano a problematiche strutturali del settore dei trasporti, con i lavoratori preoccupati per le condizioni di lavoro, la sicurezza e le retribuzioni. L’aumento dell’inflazione e del costo della vita ha intensificato il malcontento, spingendo i sindacati a rivendicare diritti e miglioramenti. Inoltre, le polemiche di dicembre scorso sul tentativo di precettazione da parte del Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, hanno alimentato le tensioni, poiché i lavoratori percepiscono un tentativo di limitare il diritto di sciopero, un tema sensibile in un paese con una lunga storia sindacale.

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