AGI – Lella Golfo, presidente della Fondazione Marisa Bellisario, sottolinea l’importanza di mettere le donne al centro dell’agenda italiana, non solo per motivi di democrazia ed equità, ma anche per perseguire crescita economica e benessere. Durante un’intervista con il Sole 24 Ore, Golfo ha chiamato a un patto tra Stato e imprese per promuovere l’innovazione, con particolare attenzione alla valorizzazione del lavoro femminile e giovanile. In vista dell’evento “Donne, Economia & Potere”, in programma a Roma, Golfo ha ricordato come, fino a vent’anni fa, fosse quasi tabù discutere di donne in posizioni di potere economico.
Grazie alla legge 120/2011, cofirmata con Alessia Mosca, la presenza femminile nei consigli di amministrazione (Cda) è aumentata dal 6,3% nel 2009 al 43% nel 2023, posizionando l’Italia al quinto posto nel mondo e al terzo in Europa. Golfo ha descritto questo successo come un “miracolo” che ha portato a un aumento della produttività aziendale tra il 4 e il 6%. Tuttavia, avverte che le leggi, sebbene necessarie, non sono sufficienti. È essenziale che l’obbligo legale si trasformi in una nuova cultura che riconosca la partecipazione femminile come un vantaggio economico.
Golfo ha notato anche un cambiamento culturale a livello governativo, con il riconoscimento che le disparità di genere danneggiano l’intero Paese. Temi come la natalità e la formazione in ambito STEM stanno guadagnando attenzione. Ha inoltre evidenziato l’inaccettabilità della scarsa rappresentanza femminile nelle assemblee internazionali, come dimostrato dall’ultima riunione dell’Onu, in cui solo 19 su 194 relatori erano donne.
Golfo crede fermamente che il “disordine mondiale” richieda una prospettiva femminile in grado di promuovere alternative alla violenza e all’uso delle armi. Con un appello alla mobilitazione, ha esortato tutti a “rimboccarsi le maniche” per proseguire la lotta per l’uguaglianza di genere e il riconoscimento del valore delle donne nell’economia e nella società.