24 Settembre 2024

Un Antidepressivo Dimostra Efficacia Contro il Cancro al Cervello in Studi Preclinici

cervello tumore

La vortioxetina, un farmaco antidepressivo comune, ha mostrato potenziale nel trattamento del glioblastoma, un cancro cerebrale aggressivo e comune negli adulti. Questa scoperta, emersa da studi di laboratorio condotti da ricercatori dell’ETH Zurigo, è significativa data la mancanza di trattamenti efficaci per questa malattia spesso incurabile. Il glioblastoma è un tumore maligno del sistema nervoso centrale, originato dalle cellule gliali, e si distingue per la sua crescita rapida e invasiva. La prognosi è inquietante: l’aspettativa di vita media dopo la diagnosi è di circa 15 mesi, e molti pazienti non superano il primo anno.

Attualmente, le opzioni terapeutiche disponibili includono chemioterapia, radioterapia e chirurgia, ma la loro efficacia è limitata, con alti tassi di recidiva. Questo rende urgenti la ricerca e lo sviluppo di nuovi trattamenti. La vortioxetina, disponibile in Italia dal 2017 e progettata per trattare la depressione maggiore, ha dimostrato proprietà neuroattive che potrebbero rivelarsi utili contro il glioblastoma.

Il farmaco è in grado di attraversare la barriera ematoencefalica, essenziale per il trattamento dei tumori cerebrali, poiché molti farmaci non riescono a raggiungere il tumore a causa di questa barriera protettiva. Attraverso una nuova piattaforma di screening, il team di ricerca ha testato la vortioxetina su cellule tumorali e modelli murini, evidenziando la sua capacità di inibire la divisione cellulare delle cellule cancerose attivando il segnale AP-1/BTG.

I risultati degli studi preclinici sono stati promettenti: la vortioxetina ha mostrato una significativa capacità di sopprimere la proliferazione delle cellule tumorali, e i modelli murini trattati con questo farmaco, insieme alle terapie standard, hanno mostrato miglioramenti rispetto ai trattamenti convenzionali. Questi risultati incoraggianti hanno portato alla pianificazione di trial clinici per testare il farmaco su pazienti con glioblastoma.

L’uso di un farmaco già approvato come la vortioxetina potrebbe accelerare il processo di integrazione nella terapia standard, ma è fondamentale non affrettare le conclusioni. Nonostante i risultati preclinici siano promettenti, l’efficacia clinica deve ancora essere dimostrata e i pazienti non devono autodisporre il farmaco senza supervisione medica.

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