22 Settembre 2024

Un fumetto per onorare la memoria del piccolo Mattia

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A due anni dall’alluvione devastante del 15 settembre 2022, che colpì le Marche, si svolgono cerimonie di commemorazione a Senigallia e in altri comuni limitrofi. L’alluvione causò 13 vittime nel territorio senigalliese, incluso il bambino di 8 anni, Mattia Luconi, e provocò 50 feriti, 150 sfollati e danni stimati in due miliardi, estendendosi anche al Pesarese. A Senigallia, un mazzo di rose rosse sarà deposto in memoria delle persone decedute, presso il Ponte 2 Giugno, noto anche come “Ponte degli Angeli” dal 2021 in onore delle sei vittime della strage nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo nel 2018.

La commemorazione a Pianello di Ostra prevede una fiaccolata per onorare le vittime dell’alluvione. A Barbara, si svolgerà una funzione presso l’abitazione di Brunella Chiù, 56 anni, travolta dal Nevola insieme alla figlia Noemi, mentre il figlio Simone si salvò aggrappandosi a una pianta per ore. Un altro gesto di ricordo prevede la deposizione di fiori sul ponte di Ripalta, dove il piccolo Mattia perse la vita.

Le modalità di costruzione del Ponte 2 giugno sono oggetto di indagine in uno dei due procedimenti penali avviati dalla Procura dell’Aquila, la quale sta indagando su presunti difetti strutturali che potrebbero ostacolare il corretto deflusso delle acque. La prima inchiesta, chiusa nel novembre 2023, si concentra su presunti ritardi nell’allerta alla popolazione e coinvolge 14 indagati, tra cui sei sindaci e funzionari dei vigili del fuoco e della Protezione Civile.

La seconda inchiesta, che si basa su negligenze nella prevenzione degli allagamenti dei fiumi, ha condotto a una richiesta di rinvio a giudizio per 22 persone, con l’udienza preliminare fissata per il 4 dicembre. Gli indagati, che appartengono a diverse istituzioni tra cui la Regione Marche e il Consorzio di Bonifica, sono accusati di omissioni e violazioni nelle opere di manutenzione dei fiumi. Le accuse variano dalla cooperazione in inondazione colposa a lesioni gravi e omicidio colposo plurimo, evidenziando la gravità della situazione e le responsabilità istituzionali nella gestione del territorio.

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