Abbassare la temperatura di riscaldamento di un grado può significare un risparmio significativo sulle spese energetiche. Se una casa consuma 10.000 kWh all’anno per raggiungere i 20° C, ridurre la temperatura media a 19° C permette di risparmiare dal 7 al 10% del consumo energetico. Questo si traduce in un risparmio di circa 700 kWh all’anno, il che corrisponde a un risparmio economico di circa 105 euro, considerando un costo medio del kWh di 15 centesimi.
La spesa media annuale per l’energia elettrica in Italia è di circa 900 euro, ma si prevede che i costi possano aumentare, con bollette del gas che potrebbero arrivare a circa 1.140 euro nel 2023. È importante tenere in considerazione che i prezzi variano a seconda del fornitore e della località, ma mantenere i termosifoni a una temperatura moderata è una strategia utile per contenere i costi. Un risparmio di 100 euro è realizzabile semplicemente abbassando di un grado la temperatura del riscaldamento.
Oltre a regolare la temperatura, un’altra opzione per ridurre i costi è diminuire le ore di accensione dei termosifoni: bastano sessanta minuti in meno al giorno per risparmiare circa 35 euro all’anno. È fondamentale anche gestire l’uso dell’acqua calda in modo più efficiente. Poiché l’acqua è una risorsa preziosa, è bene ricordare che un bagno caldo consuma più di una doccia. Riducendo la durata della doccia, per esempio da sette a cinque minuti, è possibile risparmiare fino a 30 centesimi per ogni lavaggio.
Inoltre, abbassando la temperatura dell’acqua calda di tre gradi si può ottenere un risparmio fino al 9% sulla spesa del gas. Queste pratiche non solo aiutano a risparmiare denaro, ma contribuiscono anche a comportamenti più responsabili dal punto di vista ambientale. Adottando semplici abitudini quotidiane, è possibile ridurre le spese e avere un impatto positivo sull’ambiente, ottenendo così vantaggi sia economici che ecologici.